NBA Playoff: pioggia di triple al Garden, gli Heat pareggiano la serie

Di
Tommaso Busato
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Playoff
Erik Spoelstra, Miami Heat; IPA Agency.

Proprio quello che non ti aspetti, quando meno te l’aspetti: gli Heat pareggiano la serie contro i Boston Celtics, pur senza Jimmy Butler, l’eroe di serata è Spoelstra, artefice di una partita pazzesca dei suoi giocatori, che chiudono la gara con 23 triple segnate, record di franchigia ai playoff.

A Ovest invece i Thunder si portano avanti due a zero schiacciando i Pelicans in una gara senza discussione, che i Thunder vincono di 32 punti, grazie al solito super Shai, che pare aver trovato le misure dopo la sua prima apparizione ai playoff.

La masterclass di Coach Spo

Dopo gara 1 fra Boston e Miami non c’erano molti dubbi su come sarebbe andata la serie: in molti prevedevano uno sweep di Boston, che avrebbe dovuto agevolmente schiacciare Miami in virtù della maggior fisicità e soprattuto del maggior talento. Tutte queste valutazioni non avevano preso però in considerazione un fattore molto importante che risponde al nome di Erik Spoelstra, il terzo allenatore con più presenze ai playoff fra tutti quelli attivi.
Tutta questa esperienza Spo l’ha fatta vedere (e valere) stanotte, quando nonostante tutti i vantaggi del caso in favore dei Celtics, è riuscito a mandare in doppia cifra 5 giocatori, 3 dei quali sopra i venti punti, il tutto portando una pioggia triple al TD Garden: a fine serata sono 23 le triple realizzate dai Miami Heat, i quali hanno tirato col 53.5% dalla lunga distanza.

Il miglior Heat di serata in termini di punti è stato Tyler Herro, colonna portante dell’attacco, che ha chiuso con 24 punti e 14 assist. Stanotte però gli Heat hanno anche ritrovato un Caleb Martin versione playoff (proprio colui che l’anno scorso era stato il giustiziere dei Celtics in Gara 7), che ha tirato con l’83% da tre chiudendo la gara con 21 punti.
Ai Celtics invece non bastano i 33 punti di Brown e i 28 di Tatum, con White che è l’unico altro giocatore in doppia cifra. A Boston ora è il momento di ritrovare la concentrazione e le motivazioni, per evitare di prendere sottogamba una squadra che quando è sfavorita si sente fin troppo bene e tira fuori il meglio di sé, come ha ricordato ironicamente anche Butler su Instagram, riportando una citazione di Brown dello scorso anno, su cui ha però photoshoppato il proprio volto.

 

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Shai modalità MVP porta i conti sul 2-0

Dopo una gara che possiamo considerare di rodaggio, i fantastici Thunder prendono le misure e riescono a stemperare la tensione della loro prima serie ai playoff, schiacciando letteralmente i Pelicans e vincendo gara 2 per 124 a 92.
I Pelicans riescono anche a mandare 5 giocatori in doppia cifra, nessuno dei quali raggiunge però i 20 punti segnati (il miglior realizzatore di serata è Valanciunas a quota 19), ma la stessa cosa riesce ai Thunder, i quali raccolgono 15 punti da Lu Dort, 21 da Williams, 26 da Holmgren, 13 da Giddey e 33 dal loro MVP Gilgeous-Alexander.

I Thunder, ritrovata la fiducia e scacciata la paura, tirano col 59% dal campo e il 48% da tre, cifre difficili da contenere già di per sé, tanto più se ci aggiungiamo che i Pelicans hanno invece tirato da oltre l’arco col 27%.
Per New Orleans sarà fondamentale ritrovare il prima possibile Zion Williamson (ancora out, sarà rivalutato dopo gara 4), anche solo per poter pensare di impensierire una squadra che ad ora, sembra davvero non avere pericoli in questa prima serie di playoff.

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