NBA: Steph Curry, stiamo iniziando a darlo per scontato?

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Curry

Con la vittoria contro Sacramento da parte dei Golden State Warriors Curry ha raggiunto la quinta partita stagionale con almeno 10 triple a segno.

-11/16 contro Washington

-10/20 contro Sacramento

-11/19 contro Dallas

-10/18 contro Philadelphia

-10/16 contro Sacramento (di nuovo)

RANGE ILLIMITATO E INDIFENDIBILE

Confesso che mentre scrivevo questo articolo la prima cosa che ho pensato è: vediamo la mappa di tiro, sarà qualcosa di imbarazzante.
In effetti lo è.

Non è tanto la distanza che mi colpisce, il range illimitato o il fatto che tiri da 10 metri con percentuali affini a chi tira sulla linea, ma il fatto che lui su quella linea non tira quasi mai. Sta sempre più indietro, lontano, tanto per lui non cambia. Questo è un aspetto tattico pazzesco in una squadra che fa delle spaziature il suo punto di forza. Come fai a difendere a 10 metri dal canestro?

SEMPRE PIU’ TIRI MA STESSE PERCENTUALI

Guardando le statistiche in carriere di Steph possiamo vedere come sia al massimo in carriera per tiri da 3 tentati: 11,6 a partita. Neanche nel magico 2015/16 ha mai tirato cosi tanto (11,2).
Il punto è che tira col 45% infilando 5 bombe ad allacciata di scarpa con una selezione di tiro che ben conosciamo, ossia una cosa che solo lui è in grado di fare.

CI STIAMO ABITUANDO?

La cosa più sorprendente è che se ne parla sempre con meno sensazionalismo. Se Steph mette 10 triple non fa più notizia. Se segna da centrocampo? Normalità. Onestamente non pensavo sarebbe stato possibile abituarsi a tale spettacolo ma evidentemente è così. Si parla molto più di Durant o di Klay che segna senza palleggiare mai (tutte cose sensazionali sia chiaro) che di Steph, che è l’anima di questi Warriors sia nelle prestazioni che nella tattica.
Perchè senza qualcuno che apre il campo da 10-11 metri sarebbe tutto molto molto diverso per Steve Kerr.

QUALE EREDITA’?

Ma Steph cosa ci lascerà? Da il via a una nuova generazione di tiratori? È solo il primo di una futura tipologia di giocatori?
Secondo me no, è un mio amico una volta definì Steph in un modo che trovo ancora particolarmente azzeccato: “Curry è un bug del sistema. È qualcosa che dovrebbe essere sbagliato ma lui rende corretto. Non è normale tirare in quel modo e in quelle situazioni, va contro quello che insegnano. Però lui segna. Ti fa alzare le braccia dallo sconforto. Come bug rischia di essere irripetibile”

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Dario Destri
Da un decennio abbondante presenza fissa al seguito dell'Olimpia Milano. Tanta Euroleague con due Final Four nel curriculum. Oltreoceano il cuore batte per i Suns, folgorato in gioventù dalle gesta di Steve Nash. Non chiedetemi di Dragan Bender