NBA Trade Grades: Doncic ai Lakers, Davis a Dallas

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Doncic Lakers
Credits IPA Agency

La notte che è appena trascorso ha portato con sé uno dei più grandi stravolgimenti nella storia del mercato NBA: Luka Doncic è un nuovo giocatore dei Los Angeles Lakers, mentre Anthony Davis va ai Dallas Mavericks. Uno scambio che mai nessuno si sarebbe aspettato, compresi i giocatori stessi. A mente più fredda, per quanto possibile, cerchiamo di razionalizzare e analizzare una delle trade più clamorose mai accadute nella pallacanestro oltreoceano. Chi ha vinto la trattativa, cosa ottengono le parti da questo scambio?

 

Ai Los Angeles Lakers vanno: Luka Doncic, Maxi Kleber, Markieff Morris

Ai Dallas Mavericks vanno: Anthony Davis, Max Christie, scelta al primo round 2029 via LAL

Ai Utah Jazz vanno: Jalen Hood-Schifino, scelta al secondo round 2025 via Clippers, scelta al secondo round 2025 via Dallas

 

Utah Jazz: 6

I Jazz sono senza dubbio la controparte che più passerà in anonimato all’interno della trade. La franchigia di Utah è stata più che altro un mezzo necessario per i Lakers, che si liberano di spazio salariale senza sfondare nell’hard cap. In questo modo i gialloviola rimangono ancora 1.6 milioni di dollari sotto quella soglia, mentre i Jazz si assicurano un giocatore selezionato nel draft 2023 alla numero 17. Fino ad ora Hood-Schifino non ha mai impressionato quando è sceso in campo, ma il suo contratto da rookie è in scadenza al termine di questa stagione e ciò consente a Utah di non legarsi a lui in modo totale. Will Hardy avrà così la possibilità di testarlo in campo senza particolari aspettative.

Dallas Mavericks: 5.5

Meno di 24 ore fa, sarebbe stato difficile immaginare una mossa di questo tipo da parte dei Mavs. Ovviamente Dallas perde il suo giocatore franchigia, notizia già sconvolgente di per sé, ma ciò che causa più scetticismo è il pacchetto acquisito tramite trade. I Mavericks, non più tardi di 7 mesi fa, grazie a Luka Doncic erano arrivati alle NBA Finals e lo sloveno aveva fatto registrare numeri incredibili contro la migliore difesa della Lega. La coppia con Irving sembrava funzionare, così come la sua alchimia con il resto del roster. Oggi, invece, la dirigenza ha deciso che Doncic non è più il giocatore giusto su cui puntare per vincere e in cambio ha deciso di firmare Anthony Davis. Nico Harrison, GM dei texani, ha spiegato la mossa affermando che “la difesa vince i titoli”. Ma è davvero così?

Non c’è dubbio che AD sia oggi uno dei giocatori più impattanti della Lega su entrambi i lati del campo, specialmente quello difensivo. Tuttavia, oggi Davis ha quasi 32 anni e il suo storico di infortuni è ben noto. Il futuro di cui parla Harrison, quindi, è in realtà molto più immediato di quanto si pensi vista l’età che avanza dell’ex Pelicans. Ma oggi la coppia Irving-Davis garantisce ai Mavs reali possibilità di vincere un titolo? La risposta più semplice è no, almeno non di primo acchito. Inoltre, è quantomeno probabile che se Dallas avesse esplorato di più il mercato, proponendo Doncic a franchigie varie, sarebbe riuscita a strappare un pacchetto migliore da quasi tutte le altre società. Tutto da buttare quindi? No, ma lo scetticismo è tanto.

Los Angeles Lakers: 8

Dare un voto più basso ai californiani sarebbe stato complicato. Doncic è uno dei cinque migliori giocatori della Lega e ha solo 25 anni, quasi 26. Lo sloveno ha un anno pieno di contratto e un’opzione per la stagione 2026-27. Che i Lakers siano riusciti a firmarlo senza dover dare via troppe scelte o componenti del roster è quindi già una vittoria. Oltre a questo, i gialloviola si assicurano il prossimo volto della propria franchigia. Il futuro post-Lebron, che sembrava pericolosamente in bilico fino a qualche ora fa, è ora molto più roseo. Immaginare una scelta migliore per età e talento è quasi impossibile, se non pensando ai soli Wembanyama o Gilgeous-Alexander.

Dall’altro lato, questa trade condiziona pesantemente i Lakers nel breve termine. La competitività del roster a disposizione di JJ Reddick, infatti, si è probabilmente abbassata per questa stagione. Se in attacco la coppia Doncic-Lebron potrebbe funzionare, in difesa ora la squadra è quasi completamente scoperta. Non è detto che Pelinka non decida di fare altre mosse sul mercato ma, per come si configura ora il roster, le possibilità di anello o di playoff competitivi in questa stagione sono più lontane rispetto a prima.

L’altro grande dubbio è l’accoppiata con Lebron. Fino a che il Re rimarrà a Los Angeles, Luka non sarà il protagonista assoluto e questa convivenza potrebbe condizionare pesantemente le probabilità dei Lakers di costruire una squadra che possa puntare al titolo. Sul lungo termine, verosimilmente tra uno o due anni, James si ritirerà e allora i gialloviola avranno l’occasione di costruire attorno a Doncic un roster fatto su misura per lui magari con un’altra star al suo fianco. Fino a quel momento, tuttavia, le chance che LA vinca un anello non sono così alte.

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