NBA Night Fact: Warriors corsari a Houston, Steph vs Harden

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Gli Houston Rockets qualche tempo fa avevano sbancato la Oracle Arena senza James Harden in un’interessante prova di forza che li aveva rilanciati per le alte sfere della Western Conference. Questa notte è toccato ai Warriors restituire il favore.

CON BOOGIE MA SENZA KD

Kevin Durant è ancora ai box, ma i Warriors non si sono lasciati sorprendere questa volta e hanno giocato un’ottima partita portando a casa il risultato nel finale. Molto merito va all’utilizzo di DeMarcus Cousins, che ha spaziato il campo in modo notevole, vinto il confronto con Capela portandolo spesso fuori dalle posizioni a lui congeniali e punendo ogni cambio difensivo, ma soprattutto sfruttando tutto il suo bagaglio tecnico, come detto da Klay Thompson:

Questa sera ho avuto sguardi aperti a canestro per la grande capacità di passatore di Boogie. Ha giocato una grande partita per noi.

I Rockets si fermano così a nove vittorie consecutive, mentre i Warriors consolidano la prima posizione a Ovest. Da questo match esce una statistica molto interessante per coach Kerr, infatti i suoi nelle ultime 23 partite in cui Kevin Durant non è stato in campo e Steph Curry si, ne hanno vinte addirittura 22, sintomo di una grande capacità di adattamento e soprattutto che senza KD questa rimane la squadra che ha fatto 73 vittorie in una stagione.

CURRY CONTESTA HARDEN

C’è stato un bel siparietto tra le due stelle Harden e Curry in una delle azioni finali della partita. harden prende palla e ovviamente si isola contro Steph, partendo in palleggio verso sinistra e poi tornando indietro per la buona difesa dell’avversario. Ne nasce forse un tocco che Harden enfatizza con un movimento della testa. Curry s’indispettisce e fa un evidente gesto all’ex MVP dicendogli di non simulare in una chiara esternazione di disappunto.

Non è la prima volta che Curry dimostra insofferenza verso Harden, infatti ricordiamo tutti il doppio step back di Curry sanzionato con i passi, al contrario di quello di Harden contro i Jazz. Proprio James Harden è in deciso slum al tiro da tre punti, nonostante i grandi fatturati e dalla pausa per l’All Star Game sta tirando il 23.3% da tre punti su 12.2 tentativi a partita. Era fisiologico un calo per il barba che però è stato ben gestito sin qui dai Rockets nonostante questa sconfitta.

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