Nel corso di un’intervista rilasciata a Eurohoops, l’ala del Fenerbahçe Nigel Hayes-Davis ha toccato diversi temi, tra cui la decisione di restare ad Istanbul, la sue esperienza con Team USA, la gestione della partita e i suoi obiettivi personali per la nuova stagione.
Sul mancato approdo in NBA
“Il motivo è semplice: non ho firmato un contratto NBA. Alcune cose nella vita sono semplici, e questa è la risposta più semplice. Ho sempre detto di voler stare vicino alla mia famiglia e ai miei amici in NBA. Voglio essere la migliore versione di me stesso ovunque mi trovi, e in questa stagione farò del mio meglio per essere il miglior Nigel possibile”.
Nonostante una stagione di altissimo livello, nessuno è arrivato a bussare alla sua porta:
“Alla fine non è successo. Il motivo non è importante. Sono sempre stato uno che si concentra sulle cose che può controllare. Sento di aver fatto tutto il possibile per dimostrare le mie capacità. A volte le cose non vanno per il verso giusto. Forse è meglio per me. L’estate scorsa ho affrontato un processo simile, ma sono tornato e ho battuto il record di punti in EuroLeague. Non so cosa l’universo abbia in serbo per me quest’anno, ma lo vedremo insieme”.
Sull’esperienza con Team USA
“È stata un’esperienza che ho vissuto solo una volta nella vita. Sono state le tre settimane più belle della mia vita; non ricordo di essere stato più felice. Tutto, dall’alba al tramonto, è stato fantastico. Sono molto felice e grato per questa esperienza. Essere parte del gruppo, le cose che ho imparato, l’atmosfera, i viaggi con la squadra: tutto è stato perfetto. Ci sono persone che pagherebbero un sacco di soldi per vivere queste esperienze. È stata un’esperienza indimenticabile. Sono felice di averne registrato la maggior parte. Poterla condividere e rivedere in futuro sarà molto speciale per me”.
Sul suo miglioramento
“Non voglio essere un giocatore che domina con la palla. Voglio migliorare la mia condizione ad un livello molto alto. Voglio portare blocchi migliori e avere una media di 6-7 rimbalzi a partita. Voglio concentrarmi su attività che richiedono più energia e resistenza. So che svilupperò il mio gioco. Non sono mai stato uno che vuole tenere la palla per tutto il tempo. Nel campionato ci sono playmaker di talento che devono controllare la palla e segnare per aiutare la loro squadra. Io non ho bisogno di questo per essere efficiente e non voglio farlo. Ho già parlato in passato della mentalità da “raccoglitore-cacciatore” di cui ho discusso con il mio allenatore Charlie. Mi concentro sul prendere ciò che la difesa mi dà in ogni posizione, sia che si tratti di prendere il tiro giusto o di trovare il compagno di squadra giusto per il tiro migliore. Una volta Charlie mi ha mandato un video di Michael Jordan che segna 45 punti in una partita di playoff. C’è stata una sola azione in cui Jordan ha palleggiato più di tre volte. Quando riceveva la palla, tirava rapidamente”.
Sugli obiettivi per la prossima stagione
“Il mio obiettivo è questa: voglio partecipare alle Final Four. La cosa migliore che posso fare è lavorare il più duramente possibile. L’estate e il periodo di preparazione sono dedicati a questo. Devo fare tutto il necessario per essere al massimo livello quando inizierà la stagione. La cosa più importante che mi auguro è di essere in salute alla fine della stagione e che tutti i membri della squadra abbiano trovato il loro ritmo. Quando arrivano i playoff, tutte le squadre sanno cosa possono fare e quali sono i loro punti di forza. E diventa difficile sorprendere gli avversati. Ecco perché la salute diventa un fattore così importante. Ogni squadra ha lo stesso obiettivo e vedremo tra 8-9 mesi chi lo raggiungerà”.
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