Altra pesante sconfitta per l’Olimpia Milano contro l’Efes. Gli uomini di Messina giocano un primo tempo da encefalogramma piatto, concedendo 46 punti e il +21 con cui i turchi vanno a riposo. Nonostante la reazione d’orgoglio del terzo quarto, la squadra ospite mantiene il controllo della partita fino al 84-96 finale.
Tutto troppo facile
Difficile trovare un singolo elemento tecnico nel bruttissimo primo tempo di Milano. Le cose che non hanno funzionato sono davvero tante ma proviamo comunque a estrapolare un dato numerico eloquente: 1,400 ppp.
È il dato della produzione offensiva dal pick and roll dell’Efes. Se a una squadra con questo talento permetti una esecuzione così semplice le possibilità di competere sono davvero misere.
Solite refrain. No pressione sulla palla, cambi passivi, quintetti difensivamente poco sostenibili (Dimitrijevic, Mirotic e Shields tutti insieme?) e poca chiarezza sulle scelte.
Basta poco a volte
L’unico momento realmente positivo della partita di Milano è nel terzo quarto, quando gli uomini di Messina producono 1,417 ppp.
A differenza dei primi venti minuti, Milano sfrutta maggiormente la transizione, figlia sicuramente di una difesa cresciuta, ma anche di un atteggiamento diverso.
Ovviamente non è tutto riconducibile all’atteggiamento, ma c’è anche una piccola variazione a livello di quintetto. L’inserimento di Bolmaro e Brooks ha permesso a Milano di avere maggiore aggressività sulla palla e di poter tenere meglio sui cambi. LeDay e Shields a supporto di un Mirotic più facile da nascondere, hanno dato quel minimo di spinta per avere una partita fino alla fine.
La domanda da porsi è se per caso sia necessario mischiare i quintetti per un migliore bilanciamento.
Un Elijah kobesco
La grande prestazione dell’Efes è anche figlia della ottima partita che hanno giocato e sarebbe ingenerosa ricondurre il tutto alla sola complicità della difesa milanese.
Nella serata dei turchi spicca la prestazione di Elijah Bryant, MVP della sfida. 19 punti e una produzione dal pick and roll di 1,231 ppp.
Come dimostra la clip video, ha messo in mostra una invidiabile varietà offensiva sul pick and roll. Attaccando il ferro, fermandosi a centro area per il floater o eseguendo lo snake per sigillare il difensore.
E’ difficile trovare specialisti difensivi con questa varietà offensiva.