Non è il 7 dicembre, non è la prima della Scala, ma al Forum l’Olimpia Milano non solo non stecca la prima ma esce nel tripudio generale. Lo scalpo è di quelli pesanti, forse il più pesante di tutti, di quelli che fanno notizia. La partita ha offerto diversi spunti tattici per il futuro dell’Olimpia. Ormai sdoganato il quintetto grosso che inizia le partite (le squadre fisicamente imponente uno dei mantra di Messina nella sua carriera), con Datome e Shields nelle posizioni di 2 e 3, un 5 vero e un 4 di grande fisicità come Melli. Canovaccio che probabilmente verrà cavalcato maggiormente in presenza di squadre con un 5 fisico molto interno (il CSKA ha perso quasi subito Milutinov).
Hall e Grant
La strana coppia che oggi ha girato la difesa dell’Olimpia Milano. Se per il primo avevamo già parlato in maniera ottima nelle prime sue uscite, sul secondo avevamo davvero pochissimi dati per analizzarlo. Oggi, nonostante abbia mostrato ancora difficoltà trovare il passo in attacco (anche se qualcosa si è visto), ha prodotto una costante pressione sulla palla che ha permesso di nascondere meglio Rodriguez, nonche di ritardare l’ingresso del CSKA nei set offensivi. Gli handler russi hanno dovuto fare i conti con lui eseguendo spesso 1 m indietro a quando avrebbero voluto. In cascata, le ottime rotazioni di Hall dal lato debole, Hines con la sua giornata d’ufficio e il Mitoglu del secondo quarto, hanno permesso a Milano di reagire a un primo quarto difficile e di girare l’inerzia della partita.
Melli
Cosa può dare a Milano? Ripescare la difesa sul finire dell’ultimo quarto quando riesce a uscire in punta sul palleggiatore, ruota puoi sull’esterno in guardia e poi ruota sulla riga di fondo, propiziando il recupero di Ricci su Shenghelia. Una combinazione di fisico e piedi in grado di muoversi in quella maniera, in un sistema difensivo che basa molto sulla mobilità laterale dei suoi lunghi, è un gran mal di testa per chi ci deve giocare contro. L’intesa con Hines poi è già buona e in alcuni frangenti hanno dato l’idea di giocare con il portiere.
Shields
Come uomo dell’1 vs 1 continua a lasciarmi scettico, al momento però ha ragione Messina. Se performa come questa sera va benissimo. Probabilmente l’inserimento di Hall serve proprio per coprire tutte quelle piccole cose che a livello difensivo il danese offre, ma che potrà offrire meno di frequente in questa stagione dovendo anche essere lo scorer principale.
Ricci
La sua prima al vera al forum è di quelle che non si dimenticano. Molto bene nelle rotazioni difensive, non lasciando mai la corsia di penetrazione a un cliente come Shenghelia. Addirittura tiene il contatto e costringe il georgiano a brutto tiro nei pressi del ferro. Non è un campione e probabilmente non sarà il giocatore che ci farà saltare sulla sedia come stasera, a livello tattico però potrebbe essere un’arma importante con la sua capacità di allargare il campo e di muovere in piedi molto bene nei momenti in cui ha un’altro lungo mobile affianco. Probabilmente non verrà mai proposto con Tarcewzski o Mitoglu, insieme ad Hines o Melli invece può avere molto senso.
CSKA
Dà l’idea di una squadra fortissima ma al momento molto indietro nel concetto di squadra e di costruzione di squadra. L’aver perso Milutinov subito ha reso più difficile la gestione della difesa da parte di Itoudis. Shenghelia e Voigtmann hanno spesso ballato quando messi dentro ai pick and roll e l’assenza del serbo ha permesso a Milano di arrivare più facilmente al ferro.
A livello offensivo il potenziale è enorme (siamo alla scoperta dell’acqua calda), sembrano mancare le gerarchie. Grigonis, Shved, Hackett, Lundberg, Clyburn e Shenghelia. Sei giocatori che possono avere l’ultimo tiro e posso condurre l’attacco, ma al momento questa squadra di chi è? È questo il grande lavoro che dovrà fare Itoudis nelle prossime settimane. Stabilire gerarchie su chi sarà l’handler principale e chi invece dovrà giocare sui vantaggi creati dai primi. Oggi, nel momento in cui Milano ha assestato la difesa e ha cominciato a ritardare l’entrata nei pick and roll, il CSKA si è trovato a produrre azioni individuali in sequenza facilmente leggibili. Palleggiatori spinti a metà campo, ali spinte a centro area dopo essere state costrette ad attaccare in 1 vs 1 statico. Senza nemmeno il riferimento in post di Milutinov è stata notte fonde.
E infine, ben tornato basket dal vivo. Ben tornata Eurolega. 10, 100, 1000 serate come queste per l’Olimpia Milano.