
La stagione dell’Olimpia Milano si è conclusa con la conquista dello scudetto numero 31 nella finale contro la Virtus Bologna, tuttavia rimane una stagione contornata da tante ombre prima del lampo di trionfo finale.
L’Eurolega è stata un chiaro fallimento, non arrivare neanche ai play in è una delusione enorme per una squadre che aveva chiaramente ambizioni superiori e anche la sconfitta (abbastanza ingiustificabile) nella finale di Coppa Italia è una macchia difficile da cancellare. Alti (pochi) e bassi (tanti) in una stagione milanese di difficile comprensione.
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Kevin Pangos 4: partiamo da colui che tutti hanno dimenticato. Rilanciato come play titolare per mancanza di alternative. Un fallimento totale e la chiara sensazione che a un certo livello quel giocatore non esista più.
Maodo Lo 5: alcuni picchi importanti, soprattutto a Belgrado, ma troppi problemi fisici che ne fermano la crescita. Nel finale di stagione è di fatto fuori dalle rotazioni e non ha la fiducia dello staff.
Alex Poythress 5: delusione sotto canestro, ci si aspettava sicuramente di più in termini quantomeno di energia. Piuttosto avulso al sistema della squadra e spaesato difensivamente. Sicuramente non solo colpe sue ma di fatto non incide mai.
Giordano Bortolani 6: fiammate importanti verso gennaio, anche in Euroleague, poi le difficoltà. Messina disse che avrebbe dovuto adeguarsi alle attenzioni difensive e non ci è riuscito. Quanto spazio potrà avere a questo livello?
Stefano Tonut 7: stagione di crescita enorme dove ha sfruttato bene l’assenza di Billy Baron. Diventa un perno difensivo sugli esterni e trova costanza in un tiro sempre più credibile guadagnando molto spazio nelle gerarchie di Ettore Messina. La stagione della consacrazione europea?
Nicolò Melli 6,5: stagione in chiaroscuro (soprattutto ai tiri liberi) per il capitano milanese. La squadra lo segue sia nel bene che nel male, quando delude lui delude tutta la squadra e questo è successo troppo spesso in Euroleague. Il finale di stagione però è in crescita e sembra consolidarsi una certa chimica con Mirotic. Il futuro è tutto da scrivere.
Billy Baron SV: di fatto la sua stagione non inizia mai e questo spezza il cuore a tutti i tifosi biancorossi.
Shabazz Napier 6,5: il ritorno del figliol prodigo non ha lo stesso effetto dell’anno precedente. Arriva, pasticcia e crea confusione anche per una condizione fisica probabilmente non perfetta. Chiude però in enorme crescita, non solo da solista ma anche come regista.