Olimpia Milano-Stella Rossa, un Giedraitis di troppo | EuroLeague GamePlan

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Olimpia Milano

Si ferma il momento positivo dell’Olimpia per mano della Stella Rossa che passa al Forum per 62-76, agganciando proprio la squadra di Ettore Messina a ridosso della zona Play In. Partita non eccelsa tra due squadre molto stanche e che vede spuntare i serbi grazie alla prova di Giedraitis, autore di 22 punti. Nelle file Olimpia altra prova convincente di Bortolani, ottima risposta di Poythress alle difficoltà della partita precedente, ma nel complesso Milano è troppo spuntata in attacco per provare a vincere la sfida.

Come ti gira la partita

Primi minuti della partita, Nedovic ha già 8 punti all’attivo quando si accascia a causa dolore addominale (probabilmente un problema muscolare). Il primo momento chiave della partita.

Nei primi minuti l’Olimpia Milano aveva ben chiara l’idea di attaccare Nedovic difensivamente, sia per sfruttare le possibilità difficoltà della stella serba, sia per avere un minimo vantaggio in una serata in cui le gambe non girano. L’uscita di scena dell’ex di serata spinge Sfairopoulos a inserire la coppia Hanga-Lazic, con Dos Santos e Teodosic ad alternarsi nel ruolo di play.

La nuova configurazione ha permesso alla squadra ospite di avere un maggiore pressione e qualità difensiva su Napier, isolando in maniera molto efficace dal gioco e sfidando Milano a vincerla nuovamente con Hall, Flaccadori e Bortolani. Scelta che ha pagato e che si è rivelata vincente, in controtendenza a quanto si sarebbe potuto pensare: la perdita di Nedovic ha fatto più male a Milano che alla Stella Rossa.

Giedraitis

Inevitabile parlare dell’impatto di Rokas Gedraitis nella vittoria della Stella Rossa. MPV di serata con 22 punti, ha letteralmente dominato le situazioni così dette Off Screens, generando 1,714 ppp tra aperture sul perimetro per il tiro da tre e tagli a ricciolo dopo il pick and roll dei compagni di squadra.

La chiave di lettura della sua partita offensiva è nell’inevitabile mismatch la difesa di Milano deve accettare per avere tre esterni in campo e non costringere uno tra Melli, Voigtmann, Hines e Poythress a dover inseguire sui blocchi il giocatore lituano. E in diversi frangenti sono Tonut, Bortolani e Hall a dover rincorrere l’ala della Stella Rossa sui blocchi.

La scelta di Sfairopoulos è semplice quanto efficace: sui pick and roll and laterali ad angolo pieno, lui parte dalla parte opposta del gioco a due ricevendo un blocco pin down per uscire a ricciolo e attaccare il ferro. La difesa Olimpia prova a uscire forte per togliere il tiro, lui attacca dal palleggio andando a concludere sulla testa dei difensori di Milano.

In altre situazioni il set di partenza erano blocchi stagger, sempre con uscite a ricciolo per giocare contro la scelta di Milano. Lo staff tecnico milanese non ha mai trovato una risposta a questa situazione.

Hanga-Lazic staffetta Olimpica

Una delle chiavi della vittoria della Stella Rossa è l’efficacia della staffetta difensiva del duo Hanga-Lazic su Napier, tenuto a soli 6 punti e un complessivo 2/10 dal campo. Una produzione offensiva che si è fermata a un anemico 0,4 ppp. L’idea di Sfairopoulos è chiara fin da subito: fargli pagare il fisico minuto mettendogli davanti un difensore molto più grosso per oscurare il più possibile la visione del campo. Su i suoi pick and roll si passa forte sopra il blocco e si fa uno show, aiuto e recupero con il difensore del bloccante per allargare la sua corsa, raddoppiarlo e costringerlo a scaricare il pallone. L’ottimo lavoro del del duo appena citato, unito alla grande mobilità di Bolomboy, hanno anestetizzato del tutto il gioco del principale handler di Milano.

Bortolani, Poythress e poco altro

La difficile serata offensiva dell’Olimpia Milano è racchiusa in un tabellino che vede solo Bortolani e Poythress in doppia cifra (rispettivamente 14 e 12 punti) e il resto della squadra che non va oltre i 6 punti di Napier, Hall e Hines, non punendo la scelta chiara di Sfairopoulos di scommettere fortemente su un calo degli esterni milanesi a livello di produzione offensiva.

Nelle note liete rimane un’altra prova molto positiva di Giordano Bortolani, capace di generare 1,077 ppp mediando tra soluzioni off the ball e on the ball. La scelta di Sfairopoulos di nascondere il difensore meno valido su di lui da una grossa mano all’attacco dell’Olimpia. Teodosic, Dos Santos e Giedraitis hanno dovuto cedere qualcosa nel contenere il talento di casa Olimpia.

L’abilità di Poythress invece è stata quella di prendere quanto la partita gli ha dato in attacco, muovendosi molto bene contro la scelta difensiva della Stella Rossa. Se decidi di essere aggressivo sul palleggiatore inevitabilmente qualcosa sulla rollata devi concedere, soprattutto se l’uomo che dovrebbe fare tag o bump deve occuparsi del pericolo N.1 o del giocatore più in forma in quel momento.

Sui pick and roll di Milano il suo lavoro di bloccare e correre velocemente alle spalle della difesa, dando una linea di passaggio sempre è stata una delle poche cose valide della partita offensiva di Milano. Nel primo tempo prendere ritmo grazie alle difficoltà di Nedovic nel contenere gli esterni, nel secondo tempo si conferma in serata, muovendosi sempre bene alle spalle della difesa sulla riga di fondo. Dando i numeri, partita da 1,5 ppp.

Altri vantaggi nel quintetto inedito

L’altro grande vantaggio difensivo del quintetto inedito della Stella Rossa passa dall’ottima qualità del bump sullo short roll di Milano. L’innesto di due esterni molto fisici, ma allo stesso tempo molto mobili, ha permesso alla Stella Rossa di togliere quella soluzione che solitamente Milano usa, soprattutto con Hines e Melli.

Quando l’Olimpia faceva uscire la palla dal raddoppio servendo il lungo in movimento, l’uomo di lato debole (Hanga e Lazic) ruotavano sempre con tempi ottimi in lunetta togliendo la visione del rollante e costringendolo a un passaggio difficile a uscire, ruotando poi velocemente sull’uomo da cui si erano staccati.

La serata offensiva di Milano ha ulteriormente accentuato questo lavoro, tanto da renderle sempre più aggressivo con l’andare della partita. Una difesa che ha sempre concesso un uomo libero sull’arco non è mai stata punita, come testimonia il 27,3% da fuori dell’Olimpia.

 

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