Olimpia Milano: tra immagine e realtà

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Foto di Savino Paolella

Paolo! Quante volte te lo devo dire? Non puoi chiedere ad un amico quello che non ti può dare. Ci rimarrebbero male entrambi: lui che non può soddisfare la tua richiesta e tu che non ottieni soddisfazione.

Ma Paolo Maledetto insiste.

Non ci crederò mai che non abbia avuto una reazione all’ultima prestazione della tua Olimpia? 

– Che c’entra? Un conto sono le reazioni emotive, altro discorso è la decisione di tenerle per sé e la scelta di non scrivere più di basket.

Se pensate che Paolo Maledetto abbia mollato il colpo vi sbagliate.

Alle minacce, che di quelle altamente ce ne infischiamo, sono seguiti, più o meno larvatamente, i ricatti morali. Nei confronti dei quali siamo più sensibili, più fragili.

E allora cediamo.

Cercando, provando. Ad imbastire una riflessione seria, anche se molto sommaria, sulla nostra Olimpia. Partendo da molto vicino e, come premessa, risalendo molto lontano. A noi la sconfitta di 34 punti di Milano a Trento non fa né caldo né freddo. Perché? Perché anche il risultato di Trento è solo una statistica, e il nostro Maestro ci insegnò che nelle statistiche la prima cosa da fare è: scartare i due risultati più eclatanti, in positivo e in negativo. Ed è assai probabile che quello di Trento, alla fine, risulterà il passivo maggiore. Presumibilmente. Almeno si spera. Quindi, per noi il risultato di Trento, esagerando, potremmo dire che non esiste. Anche se, in fondo, di qualcosa dovrà pur essere figlia!

Infatti…

Il nostro Maestro ci insegnò anche… Che nelle statistiche bisogna cercare la qualità, oltre la quantità. Ovvero bisognerebbe far parlare i numeri!
A cosa servono, in ultima analisi, le statistiche? Se non a fotografare una realtà per trarne l’indicazione di futura direzione? Allora, a questo punto, è un’altra la statistica verso la quale vorremmo indirizzarvi. Provate, voi, che noi di tempo ne abbiamo perso abbastanza dietro ad una palla arancione, a vedere la media dei punti subiti da Milano nella passata stagione e confrontateli con quelli subiti nello scorcio di stagione attuale. Il risultato (non) vi sorprenderà.

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1 commento

  1. Come si fa a scrivere un articolo sulla crisi olimpia senza nemmeno citare l’allenatore? è un mezzo miracolo, ma qui é riuscito. Perché Messina non puó essere apertamente criticato?

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