L’Olimpia Milano torna alla vittoria nel big match di giornata che la vede opposta alla Virtus Bologna dell’ex coach Luca Banchi. Olimpia-Virtus è combattuta come da tradizione tra questa due squadre e che vede prevalere i padroni di casa per 82-80. Alla buona serata di Belinelli risponde il duo Melli-Lo.
Te la devi vedere da solo
Ogni piano partita delle squadre che giocano contro la Virtus Bologna non può non avere un capitolo a parte per Marco Belinelli. Il giocatore bolognese è una costante spina nel fianco di tutte le difese, tanto da influenzarle in maniera molto estrema nelle scelte.
A differenza delle scorse finali, Messina decide di non cambiare sui blocchi. Di appoggiarsi alla capacità di Tonut e Hall di passare sopra i blocchi e di rimanere con lui. Tonut si fa male quasi subito e Devon rimane l’esterno di Olimpia che per più minuti si deve occupare delle uscite dell’esterno in maglia Virtus.
Vista la scelta difensiva, Banchi opta per set offensivi dove lui parte sulla riga di fondo e riceve un blocco pin down, ma solo dopo che l’attacco che Virtus ha svuotato il lato. Blocco granitico di uno tra Shengelia, Dunston e Cacok e uscita al fulmicotone.
Bologna risponde con un 2 vs 2 senza palla alla difesa di Milano. Se l’angolo è vuoto e il blocco avviene con l’uomo di Voigtmann la difesa non ha tempo e modo di mandare giocatori in aiuto sulle sue uscite. Idea giusta, risultato un po’ meno efficace.
Giornata non produttiva in uscita dai blocchi visto che Bologna, con le uscite per Belinelli, ricava solo 0,286 ppp. Numero molto al di sotto dei suoi standard e che ha inciso fortemente nella vittoria di Milano.
Come ti gioco sul danese
Se da un lato Belinelli è uno dei pericoli pubblici n.1, lato Milano non può che essere Shields il principale indiziato al titolo di “dead or alive” per la difesa di della Virtus. Il giocatore danese, a maggior ragione con l’assenza di Mirotic, è il principale sbocco offensivo dell’attacco di Milano e Banchi non può avere qualche accorgimenti in più per lui.
Come da tradizione da un po’ di anni a questa parte l’agente speciale per Shavon è Cordinier. Il giocatore francese è il suo diretto marcatore almeno dalle finali 2022 e anche nella partita del forum appena conclusa il copione non è cambiato.
Banchi decide di fare show, aiuto e recupero sui pick and roll quando l’esterno milanese coinvolge come bloccante i 4 e 5 di Milano, mentre si opta per cambio difensivo quando il pick and roll viene giocato tra esterni. Nelle prime situazioni elencati è Dunston a fare un grandissimo lavoro di piedi uscendo sempre con un angolo perfetto a togliere visione e linee di passaggio.
Cordinier è bravo a passare sul blocco e l’ex-Efes ci mette il resto rallentando quel tanto che basta la corsa per il recupero del compagno. Show sempre piatto ad allungare la corsa di Shields, con il recupero di Cordinier e quanto possibile un terzo uomo che in punta si stacca per mettere un altro corpo sulla linea di penetrazione.
Questa scelta tiene Shields a soli 0,765 ppp ed è una vittoria dello staff Virtus, nonostante sia sua la tripla che impatta la partita nel primo e unico vantaggio bolognese nel secondo tempo.
Coefficente Lo
Una buona fetta della vittoria milanese passa anche dalla prestazione di Lo e dalla sua capacità di attaccare la difesa sul primo passo, mettendo in difficoltà anche un signor difensore come Daniel Hackett.
Lo risponde presente. Messina gli disegna un doppio blocco alto con i due lunghi per aprirgli l’area e mandarlo dentro e le sue prime accelerazioni portano a 4 punti che sono utilissimi per mettere ritmo nell’attacco dell’Olimpia.
Nel secondo tempo si ricicla come tiratore ed è bravo a punire prima uno scivolamento di troppo di Hackett per una tripla aperta, successivamente con una tripla molto fortunosa che però viene premiata e contribuisce al parziale che manda Milano sul +12.
Shengelia intermittente
Un altro aspetto che ha inciso in maniera abbastanza decisa su Olimpia-Virtus è il rendimento altalenante del giocatore georgiano. Tornik’e ha tutte le attenuanti del caso visto il suo sovra utilizzo nelle ultime settimane e la sua centralità nell’attacco Virtus, ma nella sfida del forum ha sofferto un po’ la difesa di un ritrovato Melli e un assetto Olimpia più classico.
Contro di lui il canovaccio è solito delle ultime finali, si battezza da fuori, si toglie la mano destra e si va di 1 vs 1 senza staccare uomini dal lato debole. Scelta che si rivela ancora efficace visto il suo 5/14 da due e il singolo tiro da tre tentato.
Milano, in qualche modo, è riuscito a proteggere il ferro contro le sue incursioni usando un assetto più classo che ha evitato di avere Voigtmann lontano da canestro e potesse dare una mano a livello di protezione del canestro.
Su e giù
L’Olimpia-Virtus appena andata in archivio non aggiunge molto a quando ha già detto la stagione fino ad ora. Milano è capace di picchi molto alti, ma anche di bassi molto profondi e che spesso la portano a dilapidare vantaggi ottimamente costruiti.
In questo momento è palese quanto la squadra, al netto dei ben noti problemi tecnici, abbia necessità di leadership. E che sia una squadra quando ha dentro due punti di riferimento come Shields e Melli, come sia più in balia degli eventi quando questi giocatori non sono presenti.
Di contro la Virtus dimostra di avere maggiore continuità sui 40 minuti. Di sapere sempre venire fuori dalle difficoltà ogni volta con protagonisti diversi e che alla fine arrivi sempre a giocarsi la partita. E anche oggi è andata a 1 cm dalla vittoria con il layup di Lundberg sbagliato.
La partita non da ulteriori indicazioni. Inutile trarre indicazioni su una eventuale finale che si giocherà a giugno e dove probabilmente i roster saranno diversi e ci sarà una intera stagione sul gruppone. Quello che possiamo portare via da questa sfida è che queste due, ogni qual volta si incontrano, difficilmente non regaleranno emozioni agli appassionati.
Quindi non rimane che aspettare il prossimo Olimpia-Virtus.