Olimpiadi 2024, Germania: fine dell’era Gordon Herbert

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Credits IPA Agency

La sconfitta contro la Serbia, nella sfida che metteva in palio la medaglia di bronzo alle Olimpiadi 2024, è stata l’ultima partita per coach Gordon Herbert da Commissario Tecnico della Germania. Per il coach canadese si prospetta una nuova sfida alla guida del Bayern Monaco.

Al termine della gara, Dennis Schroder ci ha tenuto a ringraziare Gordon Herbert. Queste le dichiarazioni del portabandiera tedesco:

“Siamo affranti. dobbiamo innanzitutto ringraziare coach Gordon Herbert per tutto quello che ha fatto per la Federazione e la nazionale tedesca.Ha portato cultura, divertimento, e l’ambiente che avevamo nello spogliatoio. Lo ha avviato e creato tre anni fa. In tre anni abbiamo conquistato due medaglie. Naturalmente volevamo vincerne una terza, ma abbiamo fatto qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima, tutto merito del coach. Ora tutti sono contenti, ma dobbiamo guardare avanti. negli ultimi tre anni coach Herbert mi ha nominato capitano, ed è il più grande onore che potessi ricevere. Abbiamo dimostrato che il basket tedesco è uno dei migliori al mondo. Abbiamo ottenuto due medaglie e vinto i Mondiali. Quest’anno volevamo fare di più. Lavorare ancora di più, essere migliori per cercare di ottenere ancora qualcosa di grande. 

Il coach mi ha detto che giocherò fino a 40 anni in nazionale, quindi lo farò. E’ il mio obiettivo. Se giocherò fino a 40 anni, spero che i miei compagni giochino fino a 36-37. Amo questi ragazzi, venire in nazionale è la cosa più bella in assoluto, dopo la famiglia”.

Gli fa eco coach Gordon Herbert, visibilmente emozionato:

“Tutte le cose belle finiscono. Non è finita nel modo in cui volevamo, ma questi ragazzi hanno dato cuore e anima per tre anni. Questi giocatori per me sono come una famiglia. Complimenti alla Serbia, sono la miglior squadra contro cui abbiamo giocato alle Olimpiadi. Mi spiace per la sconfitta con la Francia, che ci ha dato il colpo di grazia: sono frustrato perché avrei potuto fare un lavoro migliore per farci vincere. E’ una partita che ci rimarrà in testa a lungo, ma dobbiamo ricordare le cose belle che abbiamo fatto. Quando ho incontrato Dennis la prima volta, sono rimasto colpito da quanto fosse onorato di rappresentare il suo Paese. Questo mi è rimasto impresso per tutti e tre gli anni ed è per questo che l’ho nominato capitano.

Sono triste perché è arrivata la fine di questo viaggio, che è stato davvero incredibile con questi ragazzi. Sono persone migliori che giocatori. Ogni allenatore sogna una situazione del genere”.

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