Finale amaro al Pireo dove l’Olimpia cede sotto i colpi del l’Olympiacos per 79-74. Un Fall da 28 di valutazione e un Peters da 16 punti regalano la vittoria ai padroni di casa, rispondendo all’ottima prestazione del trio di guardie dell’Olimpia. Flaccadori-Tonut-Bortolani, supportati da Napier, non bastano per regalare il successo a Milano.
Moto perpetuo Peters
In un partita a basso punteggio i punti pesano molto di più, soprattutto se le due squadre non brillano per produzione offensiva e hanno pochi creatori palla in mano. In uno scenario come questo i 16 punti di Peters hanno rappresentato il punto di svolta della serata dei padroni di casa.
Negli 1,778 ppp c’è tutto il gioco senza palla del giocatore americano e che ha messo in grossa difficoltà la difesa Olimpia, ma entriamo nello specifico del suo gioco off the ball.
L’Olimpia parte con lo stesso quintetto che ha vinto con il Baskonia, inserendo però Napier al posto di Flaccadori. Ancora i tre lunghi con l’idea di sfruttare i mismatch, ancora con Melli chiamato a fare gli straordinari contro un giocatore più leggero e veloce. La prima azione dove l’ex-Efes è coinvolto è un manifesto di come si gioca contro questo tipo di assetto: sfruttiamo tutto il campo per costringere giocatori più grossi a muoversi il più possibile.
L’Olympiacos decide di giocare un pick and roll ad angolo vuoto con Canaan, che ha appena ricevuto dal Walkup. Il bloccante è Peters, il quale riceve prima un blocco dal Walkup per liberarsi della marcatura di Melli, poi blocca per il suo compagno aprendosi in angolo. Il mestiere dell’ex-Zalgiris, l’errore di comunicazione tra Napier e Melli e l’ottimo timing di apertura di Peters confezionano il migliore dei pick and pop. Apertura in angolo con nessun tiratore vicino.
Dopo essere rimasto silente per buona parte del primo tempo, torna a farsi vedere nel corso del secondo tempo. Milano torna con un assetto più logico, l’Olympiacos risponde con un assetto leggero mettendo Peters in 4 contro la coppia di lunghi Melli-Voigtmann, Bartozoklas risponde con sequenze di motion offense per servire Fall e sfruttare il movimento senza palla della sua ala.
Ricezione in punta di Fall, passaggio d’entrata per Walkup e blocco portato a Peters che è sulla riga di fondo marcato da Melli. L’Olimpia, preoccupata della ricezione dei pressi del ferro del lungo francese, opta per un cambio mandando Melli su centro avversario e Voigtmann su Peters. Blocco orizzontale di Papanikolaou per Fall e conseguente ricezione in post, difesa di Milano che flotta in area con Voigtmann che si stacca troppo presto e regala un comodo tiro piedi a terra.
Subito dopo blocco in punta tra lui e Fall, ennesimo cambio della difesa che ancora una volta si trova con Voigtmann sul giocatore americano dopo un cross-screen. Accoppiamento favorevole questa volta attaccato con un palleggio che porta a una conclusione nei pressi del ferro, non segnata inizialmente, ma corretta poi a canestro da Fall che si è mosso nelle pieghe della difesa.
E infine i tre canestri dell’ultimo quarto, che regalano prima il +13 e poi chiudono la sfida sul +5 nel minuti finali nascono da una sua perfetta letture di tre errori difensivi di Milano. Tre situazioni dove sul blocco portato per lui i giocatori dell’Olimpia commettono un errore di comunicazione e lui punisce prima con due triple, poi tagliando alle spalle di Melli per un appoggio comodo.
In una partita decisa dai dettagli, il suo gioco off the ball ha fatto pendere la bilancia a favore dei padroni di casa.
Fall – Milutinov
Se l’Olimpia non se la passava benissimo alla voce handler fino all’arrivo di Napier, l’Olympiacos non è da meno con il solito Walkup a dover fare pentole e coperchi su i due lati del campo e senza un reale cambio di valore. In uno scenario come questo arriva in aiuta la presenza di centri molto forti nelle situazioni di post-up e a rimbalzo offensivo.
Se l’attacco greco fatica a generare buona cose palla in mano con gli esterni, si va dai propri big man per avere letture dal post e assicurarsi extra-possessi da rimbalzo offensivo e conseguenti riaperture.
Nella partita del Pireo questo assioma non è venuto meno con l’Olympiacos che ha prodotto 1,667 ppp nelle situazioni di post-up e 1,667 ppp dalle situazioni di rimbalzo offensivo. Il grosso della produzione arriva nel secondo tempo, quando i greci individuano in Voigtmann il bersaglio da attaccare in questa situazione.
Nella sequenza di blocchi sopra descritta per liberare Peters c’è tanto lavoro di Fall che spesso riesce a isolarsi contro il pariruolo tedesco e sfrutta la non eccelsa forza nella parte alta del corpo per attaccare dal post e costringere la difesa Olimpia a chiudersi. La difesa Milano, come da abitudini, non manda il raddoppio ma rimane zonata per poter collassare nel momento in cui il giocatore avversario decide di tirare. Situazione che però non paga viste le ottime percentuali del lungo francese.
Pick and roll amico
Una delle cose che ha funzionato meglio nella serata milanese è il pick and roll centrale. Gli uomini di Messina hanno ricavato 1,5 ppp da questa situazione. Ancora una volta contribuisce l’ottima serata di Flaccadori ma soprattutto l’apporto di Napier che genera 1,6 ppp dai pick and roll giocati da lui.
L’Olympiacos ha regole ben precise sui giochi a due: per i blocchi dall’1 al 4 si cambia sempre, per i blocchi che coinvolgono il 5 si fa drop per preservare le due torri Fall-Milutinov. Milano gioca proprio su questo ultimo aspetto, andando a cercare il blocco con il giocatore marcato dai centri avversari e dare a Napier quella terra di mezzo tra il blocco e il drop del lungo.
Da quella situazione Napier ha generato per se (14 punti) e per il resto della squadra, leggendo molto bene la rotazione della difesa dopo il pick. Quando si aveva il tag del lato debole per il rollante, apertura sulla sponda del pick and roll (Milano ha prodotto 1,3 ppp in situazioni di spot-up), quando la rotazione non avveniva per paura del tiratore si arrivava a una ottima rollata (rollante di Milano 1,2 ppp).
Volenti o no, nel 2023 si passa in primis dalla produzione offensiva del pick and roll e dalla capacità degli handler di generare attacco e movimento.
Quintettone si, Quintettone no
Dopo l’ottima vittoria con il Baskonia Messina ripropone il suo quintetto big ma questa volta ottiene un risultato molto diverso da quello sperato. Milano prova subito in avvio a sfruttare i mismatch generati dagli eventuali accoppiamenti di emergenza sui cambi difensivi. Come detto in precedenza, l’Olympiacos ha come regola difensiva di cambiare sempre dall’1 al 4 e e l’Olimpia prova a lucrare su questo aspetto.
In avvio le letture si rivelano corrette perchè l’Olimpia è molto abile nel isolare sempre uno tra Voigtmann e Melli contro Canaan, ma di contro paga dazio contro il quintetto con 4 giocatori perimetrali. Il gioco off the ball di Peters manda in enorme difficoltà Milano, costringendo Messina a tornare ai più canonici 3 esterni e due lunghi.
Milano mantiene comunque una buona produzione dalle situazioni di post-up, mettendo a segno 1,250 ppp, nati soprattutto dagli ottimi ribaltamenti di lato creati parte dal post. Sulle situazioni di pick and roll ottimo lavoro di Hines, Melli e Voigtmann nel forzare il cambio e ritrovarsi spalle a canestro con un esterno. Su questa situazione Bartzokas chiede ai suoi di difendere di 3/4 e di mandare il raddoppio dal lato debole. Ribaltamento e ottime soluzioni di spot-up.
La differenza dov’è ?
Se sia l’Olympiacos che l’Olimpia hanno trovato ottime soluzioni cosa ha determinato la vittoria dei padroni di casa ? Semplice, i canestri fuori dai giochi nel finale. Nel momento di massimo sforzo dell’Olimpia (Milano che rientra grazie al trio Napier-Bortolani-Tonut), l’Olympiacos trova canestri di solo talento da parte dei suoi esterni.
Sul 74 pari situazione di post di Fall marcato da Hines. Il lungo milanese fa un ottimo lavoro tenendo l’1 vs 1 del centro francese, non facendogli prendere vantaggio e tenendolo sostanzialmente sul posto. Peters fa un velo per William-Goss che dal lato debole si porta sullo stesso lato di Fall per dargli una direttrice di scarico. Bortolani che è in marcatura e si trova tra i due e prova un leggero accenno di rubata, perdendo quel mezzo secondo che permette al centro dell’Olympiacos di scaricare in angolo. La rotazione del giovane Olimpia è buona ma William-Goss mette un tripla contestata molto difficile, solo di polpastrelli, per il +3.
Subito dopo tripla aperta di Tonut che non va, Milano che deve difendere nuovamente. Ennesimo isolamento di Fall contro Voigtmann su un lato dopo il passaggio di William-Goss. Blocco tra l’esterno e Peters, ma quest’ultimo legge un errore di comunicazione tra Melli e Flaccadori, fa slip e taglia alle spalle della difesa dando una splendida linea di passaggio per Fall. Appoggio al tabellone e +5 che indirizza definitivamente la partita.
Dettagli e giocate di lettura che decidono un finale punto a punto.