Una grande prestazione di Mirotic guida l’Olimpia Milano nella vittoria in casa del Partizan Belgrado per 81-88. Gli uomini di Messina, dopo la cocente sconfitta con l’Alba Berlino, si rifanno in casa della squadra serba, anch’essa reduce da un periodo non semplicissimo.
Passa che ti passa
Nella vittoria milanese molto passa dalla capacità che ha avuto la squadra biancorossa di muovere il pallone in determinati frangenti della gara. Agevolata da una difesa del Partizan non di certo irresistibile, ha chiuso la partita con 1,158 ppp in situazioni di spot-up.
Come si evince dal video, il Partizan ha proposto una serie di cattive difese che hanno permesso a Milano di avere sempre vantaggi da cavalcare. A partire dalla difesa sul pick and roll, dove l’idea era di blitzare forte la palla per forzare lo short-roll ma concedendo sempre una uscita facile della palla dal raddoppio, a closeout in ritardo e in posizione del tutto sbagliato.
L’Olimpia è una squadra che ha ottimi numeri quando può usare lo spot-up e in questa partita lo ha dimostrato ampiamente.
Pick and roll Partizan
Uno degli aspetti che ha permesso al Partizan di condurre per lunghi tratti la partita è la capacità dei suoi giocatori di 1 vs 1 di attaccare una difesa sul pick and roll spesso deficitaria come quella di Milano.
La clip video mostra alcuni frangenti in cui la difesa dell’Olimpia ha pagato una cattiva opposizione sull’uomo con la palla. Sia quando è rientrata sbilanciata dalla transizione, trovandosi con un pessimo accoppiamento lungo-piccolo, sia quando i vari esterni hanno mancata la pressione sul perimetro.
La squadra di casa ha chiuso con 1,364 ppp nelle situazioni di pick and roll in cui Milano è rimasta in single coverage. Che fosse aiuto e recupero, che fosse cambio, gli uomini di Messina hanno faticato contro una squadra in difficoltà ma che allo stesso tempo ha giocatori di talento per fare molto male.
Zona che ti passa
Nel momento di maggiore difficoltà di Milano, quando il Partizan sembrava aver in mano la partita, è la zona a tenere i biancorossi in vita. Il cambio difensivo ha incrinato alcune certezze offensive dei padroni di casa e ha permesso all’Olimpia di rientrare e non sfrondare.
Lo staff milanese opta per una difesa a fronte dispari con uno schieramento 1-2-2, ma che poi si adatta a seconda delle scelte offensive della squadra.
Il primo obiettivo era togliere la palla dalle mani degli esterni e spingere il Partizan a tirare dall’angolo, partendo dalla pressione sulla palla dell’uomo in punta (spesso Mannion), passando dal lavoro degli altri due esterni per togliere le corsie di penetrazione chiudendo con la seconda linea che doveva presidiare l’area, lasciando appunto il tiro in angolo.
Scelta che si è rivelata decisiva e che alla lunga ha permesso all’Olimpia di vincere la partita.