Joan Peñarroya – Last Man Standing del Baskonia

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Peñarroya

Gli appassionati e gli osservatori esterni di EuroLeague ricorderanno molto bene il comunicato dell’EuroLeague Head Coaches Board nelle ore immediatamente successive all’esonero di Sergio Scariolo da capo allenatore della Virtus Bologna. La decisione presa da Massimo Zanetti e dalla dirigenza delle Vu Nere ha portato come diretta e più visibile conseguenza l’arrivo di Luca Banchi all’ombra delle Due Torri, ma il coach grossetano è legato in realtà a doppio filo alle sorti di un’altra panchina e di un altro coach al centro dell’attenzione basca, spagnola ed europea: che ne è stato, che ne è e che ne sarà di Joan Peñarroya sulla panchina del Baskonia?

Che la dirigenza di Vitoria avesse individuato in estate proprio nell’ex coach di Olimpia e Bamberg – solo per rifarsi alle esperienze di EuroLeague, il profilo ideale per il progetto tecnico rossoblù è ormai di dominio pubblico, con cifre e clausole ormai sviscerate in più sedi. Proprio uno dei veti chiesti dai dirigenti baschi ha fatto saltare un accordo già preso, mantenendo cestisticamente in vita Peñarroya. In estate nuovi sviluppi non sono maturati, e così l’ex coach di Valencia è rimasto a guidare la squadra di, tra gli arrivi estivi, Nico Mannion per la stagione 2023/24.

Dire che il timone sia rimasto e sia saldamente nelle mani del 54enne di Terrassa, però, sarebbe disinformazione. Nonostante le dichiarazioni in conferenza stampa sulla tranquilla gestione di voci di corridoio, del sostenere senza problemi le critiche e del sentire allenatori di esperienza comprovata accostati al posto di lavoro che al momento occupa lui, l’atmosfera in casa Baskonia è quanto di peggio può capitare per una società sportiva professionistica. L’allenatore non rientra nei piani da mesi, e non è stata una sua opera a cambiare le carte in tavola ma un mancato accordo professionale che prescindeva dalla sua volontà. Allenando “per sbaglio” da mesi, chiaramente anche i risultati iniziali ne hanno profondamente risentito: 1-4 in EuroLeague e, con la sconfitta di Andorra, 4-3 in ACB, ai limiti dell’accesso ai PlayOff.

Al posto di Peñarroya si è paventato il nome di Sfairopoulos, quello di Trinchieri, quello di Pozzecco e, ultimo in ordine di tempo, quello di Duško Ivanović. Nel migliore (per Peñarroya) dei casi la situazione non muterà sino alla scadenza dei termini contrattuali, con la consapevolezza di essere sfiduciato dai propri datori di lavoro. Nel peggiore (per lui e per il suo staff) si arriverà a breve a un esonero e una sostituzione del manico.

In entrambi i casi fa riflettere come l’EuroLeague Head Coaches Board non si sia ancora espresso, in parte perché Peñarroya non è un membro del sindacato e in parte perché formalmente è ancora al proprio posto. In entrambi i casi, per la gioia di tutte le altre squadre che competono col Baskonia e per il dolore della Fernando Buesa Arena, la domanda continua a essere una sola: perché perseverare e perpetrare un rapporto disfunzionale e tossico?