Polonara a “NonSoloVirtus”: “Momenti difficili ma bisogna essere positivi”

856
Polonara

All’interno della nuova rubrica in formato podcast “NonSoloVirtus“, condotta dal “nostro” Dario Ronzulli, di qui alla fine del 2023/24 diversi giocatori e membri dello staff delle Vu Nere saranno protagonisti di chiacchiere e discorsi ben oltre alla frasi di circostanza da conferenza stampa o di commento a caldo delle gare. Una maniera encomiabile di approfondire tutto ciò che rende un giocatore o un allenatore professionista una persona nel quotidiano, con interessi e motivazioni al di là del parquet e dei 40′ di gioco. Ospite della prima puntata è Achille Polonara, forse l’atleta che meno si è visto ma di cui più si è scritto e parlato in questi primi mesi di stagione. Ecco gli estratti più interessanti e stimolanti.

Sulle attuali condizioni di salute di Polonara:Sto bene, naturalmente è stato un periodo molto tosto però sono felice di essere tornato anche in gruppo, oggi ho fatto il mio primo allenamento dopo questa situazione un po’ complicata e delicata e sono contento perché dopo quasi due mesi dall’operazione mi sento bene e sono pronto per tornare a giocare […] Naturalmente ero carichissimo come se dovessi giocare una partita ufficiale già, perché già fare un allenamento e un contatto con la squadra era veramente una cosa che aspettavo da tanto tempo […] Mi sono sentito anche bene pensavo molto peggio dopo due mesi che praticamente non toccavo la palla però no no è stato un buon allenamento e speriamo che giorno dopo giorno mi sentirò anche meglio

Sulla scoperta della neoplasia testicolare:L‘ho scoperto grazie a un controllo antidoping che mi hanno fatto dopo la finale di Supercoppa Brescia. Il risultato è arrivato dopo un paio di settimane, era il 6 ottobre e mi arrivò questa mail: dopo pranzo, ero nel letto con con mia moglie e mia figlia e mi arrivò questo email sul cellulare da parte della Procura Federale. Ero preoccupato, avevo fatto tanti controlli antidoping non mi era mai arrivato nessun email da parte della Procura Federale. C’era un valore anomalo: dovevo dimostrare entro due settimane se questo valore proveniva dal mio corpo o no.

Lì per lì, naturalmente, panico totale: ero tranquillo perché ho detto “Non ho preso nessuna pasticca, nessuna crema strana”, da un’altra parte dico “Cavolo se magari qualcosa che nel mio corpo chissà che cos’è”. Contatto il dottore della Virtus, Diego Rizzo: avevo mandato lo screenshot dell’email con questo valore e tutto, sono andato a documentarmi su internet anch’io e avevo scritto il nome di questo valore. Appena lo scrissi mi venne fuori “donne in gravidanza”, ho detto “Perfetto, non è una cosa che ti riguarda”, allora ho scritto “atleti” e mi venne fuori un articolo di Acerbi, il calciatore che ha avuto la stessa cosa e la scoprì nello stesso modo, sempre tramite un controllo antidoping. Mi contatta dopo un po’ il dottor Rizzo e mi dice “Dobbiamo andare al Sant’Orsola a fare un esame”.

[…] Mi appoggiano il macchinario per fare l’eco: si è visto subito questo tumore, lì per lì l’ho presa abbastanza tranquillamente. Anche i dottori mi hanno detto “Sì ce l’hai, era meglio che non ce l’avessi, però non è una cosa che sei a rischio vita o a rischio carriera”, mi hanno tranquillizzato parecchio. Avevo cambiato squadra, sono un giocatore nuovo della Virtus. Ho fatto poche partite, fermarti per una cosa comunque delicata…

Per 32 anni sono stato fortunato, non ho mai avuto nessun intervento, anche fare un’operazione mi preoccupava. Una volta fatto l’operazione ho detto “Basta, il peggio è passato”, invece è quasi più importante il post operazione che l’operazione in sé per sé: la tac dice se questo tumore è andato male ed è finito da qualche altra parte del tuo corpo. Invece è rimasto lì: sono stati giorni diciamo un po’ di ansia, però adesso speriamo che il peggio sia passato.

Sull’impatto di Polonara come nuovo arrivo in casa Virtus: Non è mai facile, anche se stai fuori per una partita da spettatore dei tuoi compagni: la salute prima di tutto, uno deve pensare a rimettersi in forma e poi dopo si pensa a tutto il resto. Ero un po’ preoccupato perché non ho mai avuto nessun problema di salute, mi sono trovato un po’ spiazzato, però penso che in questi in questi momenti anche l’aspetto mentale sia molto importante.

La mia famiglia è stata sempre molto vicina e molto positiva, almeno davanti ai miei occhi. Era anche ora che la mia strada e quella della Virtus si incrociassero: dopo due stagioni che ci rincorrevamo era ora che iniziassimo a lavorare insieme. Sono molto contento di essere qua, appena firmato ho ricevuto tantissimi messaggi e chiamate da parte dei tifosi. Sono carico e contento di come la squadra stia andando e spero presto di portare anche il mio contributo.”

Sulla ricezione della storia di Polonara del pubblico:Molte persone mi hanno scritto sui social, ragazzi che hanno avuto questo tipo di problema rincorandomi e dicendo “Tranquillo che torna tutto come prima. Dopo questo problema ho avuto figli, non ti preoccupare. Sono stati messaggi di aiuto per me. Ci sono stati anche altri che dopo che hanno saputo la mia storia hanno fatto ulteriori controlli e hanno scoperto di avere anche loro questo problema. Il consiglio che posso dare cercare di stare tranquilli e di prenderla in maniera abbastanza ottimista, sennò tutto più difficile.

Sullo stop forzato dopo un inizio promettente:Bene o male sono stato sempre abbastanza in contatto coi ragazzi: mi allenavo magari o prima di loro o dopo di loro, ho partecipato anche a riunioni pre partita o post partita, ho visto gran parte di allenamenti. Magari loro hanno messo dei schemi nuovi: sono uscito un po’ fuori dal ritmo partita però sta a me rimettermi in gioco in campo. Non vedrò l’ora di giocare la prima partita: sono super carico, a 32 anni ho anche capito che quando prendi una partita in questa maniera a volte fai solo brutte figure quindi, cercherò di giocarla in maniera tranquilla come se non mi fossi mai fermato.”

Pubblicità

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui