Riccardo Visconti: “L’obiettivo deve essere crescere e i miei sogni…”

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Riccardo Visconti

Riccardo Visconti, giocatore dell’Happy Casa Brindisi, ha parlato ai nostri microfoni rilasciando un’intervista nella quale ha descritto l’attuale stagione di Brindisi e come la squadra sia riuscita a confermarsi nonostante i cambiamenti estivi, ma ha anche parlato del suo ruolo all’interno del roster e dei suoi obiettivi futuri.

– Avete cambiato tanto in estate perdendo anche dei giocatori di grande qualità. Quali sono le ragioni per cui riuscite ad essere, anche quest’anno, così competitivi e uniti nonostante i cambiamenti e quanto coach e società hanno contribuito a ciò?

È verissimo che è stata cambiata gran parte della squadra dall’anno scorso, come è vero che la stessa cosa era successa anche l’anno precedente, infatti lo scorso anno ad inizio stagione ci davano per spacciati avendo perso Banks e Brown.
Quest’anno si cerca quindi di replicare la scorsa stagione e io penso che il “segreto” sia l’essere riusciti a riconfermare il gruppo di italiani perchè stiamo bene insieme e penso sia una cosa molto importante per creare una colonna portante.
Coach e società hanno di certo contributo, infatti il coach ci dà la serenità giusta che fa da collante, mentre la società ha creduto in noi tenendoci tutti.

– Tu, assieme agli altri giocatori italiani, sei tra quelli che sono rimasti dalla scorsa stagione quindi quale è stato il tuo contributo in spogliatoio, in campo e fuori dal parquet per riuscire a far ambientare al meglio i nuovi arrivati?

Siamo stati molto fortunati perchè i nuovi innesti di quest’anno sono stati disponibili fin dal primo giorno a integrarsi e a capire come funzionava, soprattutto quelli che non avevano mai giocato in Italia.
Nick Perkins per gli americani è stato fondamentale e lo è tuttora perchè sta giocando come un veterano della Lega dimostrando di essere uno dei migliori.
Io nel mio piccolo ho fatto “poco” cercando di fare da collante e rendendomi disponibile, inoltre con me le risate in spogliatoio non mancano.

– In questa stagione stai guadagnando spazio e minuti partendo anche titolare in svariate partite: questa cosa per te è uno stimolo per poter crescere ancora?Quali sono le tue qualità, il tuo apporto e contributo in campo? Invece in cosa devi ancora migliorare?

In questa stagione sto aumentando spazio e minuti e questa cosa mi rende molto felice perchè mi sto impegnando tanto e ho lavorato tanto anche quest’estate.

Penso che per me questo sia un punto di partenza e posso ancora migliorare tanto. Nella mia testa ci sono un sacco di cose su cui posso migliorare a partire dalla difesa dove, già rispetto alla scorsa stagione, ho fatto passi avanti sotto il punto di vista della solidità, ma devo ancora migliorare nella consapevolezza di come gestire il mio corpo.
Le mie qualità in campo sono visibili, anche se forse mi accontento troppo del tiro da 3 punti e devo riuscire ad inserire nel mio repertorio nuove “armi” per non essere monotematico.

– Parlando invece del cammino in Champions League dove Brindisi sta avendo più difficoltà rispetto al campionato, per te, quali sono le differenze e cosa può fare la squadra per recuperare da 3 sconfitte?

La Champions non sta rispecchiando quelle che sono le nostre caratteristiche e la nostra coesione.

Penso che la Champions League sia un torneo totalmente differente dalla Serie A sia in termini di gioco che di fisicità, però penso che ad ora non siamo spacciati e dobbiamo, oltre che vincere questa partita in casa, cercare di portarci a casa una delle due in trasferta ,cosa che possiamo fare avendo preso consapevolezza e capito bene quelle che sono le caratteristiche dei nostri avversari e cosa possiamo far meglio.
Sicuramente non siamo partiti molto bene, ma sono fiducioso e sarebbe una cosa molto bella riuscire a passare per il secondo anno di fila il primo turno di questa competizione.

– Quali sono i tuoi obiettivi, sia personali che di squadra, per questa stagione e per il futuro?

Scherzando tra noi abbiamo sempre detto che l’obiettivo primario è la salvezza e ad oggi quello rimane.
Come dicevo anche lo scorso anno e ripeto quest’anno, una cosa fondamentale è non alzare mai la testa facendolo solo alla fine del campionato e guardando in quel momento in che posizione ci si è classificati perchè alzando la testa prima si richia solo di fare un volo in giù.
Penso che il nostro obiettivo debba essere di crescere partita dopo partita come stiamo facendo e continuare a lavorare divertendoci come stiamo facendo.

Per quanto riguarda i miei obiettivi personali sono quelli di riuscire a essere più costante togliendomi, come sta piano piano avvenendo, sempre più soddisfazioni.
Non posso augurarmi altro da questo anno perchè di progressi personali e all’interno della squadra pesno di averne fatti e quello era un primo obiettivo.

I miei sogni, invece, al momento non si possono rivelare.

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d.vennarini
Diego nasce il 10/02/2000 a Pesaro. Fin da quando è solo un bambino coltiva la sua passione per la scrittura e per lo sport. Il suo obiettivo è quello di trasformare queste sue passioni in un vero e proprio lavoro. Al momento scrive per Dunkest e Backdoorpodcast.