“Per distacco il giocatore più energico e rumoroso della squadra“: la descrizione risale a 10 anni fa, ma Brianté Weber avrà perso il pelo ma non il vizio. La nuova point guard della UNAHotels Reggio Emilia ha impressionato Dimitris Priftis nell’ultima stagione in Turchia e, grazie al certosino lavoro dietro le quinte di Claudio Coldebella, ha individuato nel nativo di Chesapeake un tassello centrale nella costruzione del reparto esterni. Come mai? Lo scouting di BDP, grazie alle clip montate a partire dalle partite messe a disposizione da Synergy, si concentrerà sull’ultima versione mostrata da Weber nella carriera europea, individuandone analogie e discontinuità rispetto alle cifre delle stagioni precedenti.
CARRIERA e PARAMETRI FISICI
Prospetto tre stelle ai tempi della Great Bridge High School, il classe ’92 ha deciso di non allontanarsi troppo da casa per l’esperienza al college. VCU e coach Shaka Smart hanno convinto Weber a far parte di uno stile di gioco unico, basato sulla cosiddetta difesa HAVOC, in grado di esaltare giocatori aggressivi e intensi. Al quarto anno di college, a 12 rubate dall’eguagliare il record all-time dell’NCAA, un gravissimo infortunio ai legamenti del ginocchio pone fine alla carriera universitaria di Brianté e ne compromette un ingresso altrimenti assicurato in NBA dalla porta principale.
Undrafted, nel 2015 viene comunque aggregato in vista del training camp dei Miami Heat solo per non passare i testi fisici. Il recupero dall’infortunio ne preclude la carriera NBA: dal 2015 al 2019 continuerà a sfiorare tangenzialmente l’orbita NBA, sballottato tra 10-Day Contracts, Two-Way Contracts, Summer League e spole tra franchigie NBA e loro affiliate nell’allora D-League. La lista è corposa: 4 passaggi totali ai Sioux Falls Skyforce, 2 ai Memphis Grizzlies e fugaci apparizioni tra Miami, Golden State, Charlotte, Houston e Rio Grande Valley Vipers. 45 gare totali in NBA, ma Brianté ha bisogno di qualcosa di diverso per ripartire.
Dall’ottobre 2019, dopo anni da journeyman negli Stati Uniti, iniziano quelli in giro per il mondo: un approccio difficile con EuroLeague in maglia Olympiacos, Levallois Metropolitans e Gravelines in Francia intervallate dall’anno agli Hamilton Honey Badgers in Canada, un’estate per gli Indios de Mayagüez (Porto Rico), un mese in Israele al Bnei Herzliya e, per concludere, la stagione appena trascorsa al Büyükçekmece in BSL. Proprio nella massima lega turca c’è stato il primo contatto ravvicinato tra Brianté e quello che sarà la sua prossima guida tecnica. Partiamo proprio dall’ultima annata, e dai confronti tra Priftis e Weber, per capire cosa abbia colpito l’allenatore greco del gioco della guardia americana. Priftis ha parlato di Weber come un “grande competitor e leader“: riuscirà a dimostrarlo in LBA?
I portali differiscono leggermente sulle dimensioni di Brianté: la maggior parte riporta un’altezza di 6’2” (189 cm), mentre alcuni si spingono sino a 6’4″ (195 cm). Il peso si aggira tra le 165 e 170 lb (74-77 kg). Sull’apertura alare non ci sono dati precisi, ma basta una prima occhiata per affermare che sia superiore all’altezza almeno di qualche cm.