Yago dos Santos (Stella Rossa) – EuroLeague Scouting Report

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Adam Hanga, Milos Teodosić e Shabazz Napier. Il restyling del reparto esterni della Stella Rossa di Duško Ivanović è stato pressoché totale, con le uniche conferme di Lazić e Nedović, funzionali anche a livello di passaporto. Il terremoto causato dall’attività della dirigenza serba rischia di far passare sotto traccia una delle pescate più intriganti e curiose dell’intero panorama europeo, quella di Yago dos Santos. Per capirne di più, grazie ai dati e ai video messici a disposizione dal database di Synergy, vediamo per quale motivo i biancorossi di Belgrado hanno offerto un triennale al brasiliano. Le clip sono prelevate dalle gare di Playoff di tutte le competizioni della stagione 2022/2023 nelle quali Ulm e il play classe ’99 hanno preso parte.

CARRIERA e CARATTERISTICHE FISICHE

Cresciuto cestisticamente nel Palmeiras, Yago dos Santos non attendere troppo per conoscere il professionismo: dalla nativa Tupa al Ginásio Antônio Prado Júnior corrono circa 500 km, ma il 17enne Yago è già pronto per competere nella massima serie brasiliana. Dopo un lustro al Paulistano, l’allora 20enne decide di trasferirsi al Flamengo, dove nel biennio 2020-2022 colleziona un titolo brasiliano, una BCL Americas e una FIBA International Cup, battendo in finale il San Pablo Burgos di Tarik Phillip, Julian Gamble, Jarell Eddie e Alex Renfroe.

La scorsa estate avviene lo sbarco in Europa di Yago: a puntare su di lui è il ratiopharm Ulm, col quale raggiungerà gli ottavi di finale di Eurocup e, soprattutto, conquisterà la prima Basketball Bundesliga della propria storia. Yago è MVP della serie finale con Bonn, attirando su di sé i riflettori di EuroLeague. Proprio a partire dalla postseason di BBL proviamo a tracciare un profilo della qualità funamboliche di dos Santos, impegnato in estate sia nella Summer League coi Chicago Bulls che nella FIBA WC col Brasile.

ALTEZZA: 5’11” (180 cm)

PESO: 160 lb (73 kg)

APERTURA ALARE: n/a

ATTACCO (pt.1)

Per una guardia delle sue dimensioni, l’impatto reale che avrà Yago dipenderà dalla capacità di reagire alle scelte aggressive che le difese avversarie potranno permettersi. La chiave saranno le letture dei blitz/show/trap/hard hedge che i lunghi avversari porteranno ogni volta che qualcuno della Stella Rossa porterà un blocco sulla palla per Yago. Da questo punto di vista, dos Santos è già un attaccante di livello EuroLeague: se la difesa non riesce a passare sopra il blocco, non esita un istante a prendersi la tripla dal palleggio; il range di tiro, settato su standard NBA, permette al play brasiliano di punire le situazioni di switch quando il cambio è pigro o il lungo alza un minimo il baricentro coi piedi sull’arco.

La dote è scalabile anche a livello EuroLeague: essendo un tiratore eccezionali in situazioni in cui la separazione viene creata prima del movimento di tiro, alla difesa avversaria è richiesto il 100% dell’effort per non vedere aggiunti 3 punti al tabellone della Stella Rossa. Nell’ultima Eurocup Yago ha tenuto medie da capogiro, secondo i dati raccolti da Synergy: 1.19 PPP nei tiri dal palleggio (90° percentile), 1.18 PPP sulle triple dalla lunga distanza (74° percentile).

Tra le scelte più utilizzate di Yago ci sono tutti i trucchi del mestiere delle guardie undersized: rifiutare il blocco del lungo e attaccare dal lato opposto, cogliendo di sorpresa il marcatore già concentrato nel gestire il contatto col bloccante; variare il ritmo della ricezione del consegnato del lungo in situazioni di dribble hand off, in modo da necessitare di un solo palleggio per trovare la giusta mattonella; riconoscere quale dei due bloccanti del double drag (blocco in transizione, a difesa non ancora schierata) sia marcato dall’uomo posizionato peggio per non aver bisogno di uno step back dal coefficiente di difficoltà elevato; il giusto grado di incoscienza e arroganza cestistica per risolvere possessi a giochi rotti e infiammare il Pionir.

Essendo un giocatore impiegato primariamente palla in mano, il rilascio in motion è molto più fluido e sicuro rispetto a quello piedi per terra. Anche per via di una forza muscolare non elevatissima e una disabitudine generale a movimenti di relocation sul perimetro, e ancor meno lo sarà sui campi di EL, dos Santos sarà un tiratore sugli scarichi soltanto se gli aiuti del suo marcatore saranno davvero accentuati e il successivo closeout partirà da molto lontano. Il rischio, altrimenti, è quello di dover modificare troppo la parabola per evitare la stoppata o il il contesting del difensore. Il rilascio non è fulmineo, e il leggero movimento della parte inferiore del corpo non lo rendono una minaccia senza palla pari a quando la sfera è tra le sue mani.

Partendo da 180 cm di altezza, non è possibile immaginare che tutte le linee di passaggio siano visibili dagli occhi di Yago. Non essendo un mostro di esplosività, i limiti fisici dovrebbero trasformarlo in un passatore limitato, ma la fatica nel trovare direzioni pulite dai compagni è compensata dalla capacità di letture di dos Santos. Nei P&R è abile a leggere i movimenti di tutti gli uomini coinvolti, sia compagni che avversari, chiudendo raramente il palleggio prima del dovuto e lasciando così aperte il maggior numero di possibilità di scarico. Non è un gambling passer ma se vede un passaggio riesce sempre a farlo, anche a costo di attendere qualche decimo di secondo rallentando il palleggio.

Yago è invece un reactionary passer, rapidissimo nell’adeguarsi a ciò che la difesa lascia sul piatto dell’attacco: a seconda dei movimenti della seconda linea diventa un play che fa uscire di più o di meno la palla dal P&R; diventa in grado di manipolare con lo sguardo e le finte di corpo solo col passare delle serie, quando conosce le movenze del difensore e si aspetta che il difensore conosca la sua prima scelta.

Nell’anno a Ulm, il lungo principalmente impiegato con dos Santos nei P&R è stato Bruno Caboclo, un atleta eccezionale per il livello ma non esattamente il miglior ricevitore nella tasca: il numero di pocket pass e di short roll di Yago sarà destinato ad aumentare, anche considerando lo skillset dei lunghi della panchina della Stella Rossa accoppiati al brasiliano per la maggior parte dei minuti (Mitrovic su tutti). Dos Santos è stato uno dei giocatori che ha giocato più P&R da palleggiatore della scorsa BBL (16.0 per partita, 85° percentile) e ha mantenuto comunque un’efficienza notevole (1.047 PPP, 78° percentile).

Yago è un passatore lucido, non dalla qualità elitaria ma che sfrutta ogni cm creato dal movimento della squadra per compensare quelli che mancano per natura a lui. Per questo motivo, coach Gavel ha evitato il più possibile di fargli eseguire le rimesse da linea laterale, dove la distanza da coprire è maggiore, e invece lo ha sfruttato da passatore sulle rimesse da fondo per massimizzarne la puntualità nel passing.

 

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