Pensate di segnare 60 punti in totale, 30 dei quali fra ultimo quarto e overtime e non riuscire comunque a vincere la partita. É quanto accaduto a Steph Curry, che però non è nuovo a questo tipo di situazioni (nonostante l’ottima stagione, gli Warriors sono dodicesimi a Ovest). Nella notte il fenomeno di Golden State aveva messo in scena l’ennesima prestazione incredibile: 60 punti con 10 triple, tirando col 58% dal campo. Purtroppo per lui però, non è bastato. I Warriors sono comunque usciti sconfitti dal campo di Atlanta.
Stephen Curry dropped a SEASON-HIGH 60 PTS in a tough overtime battle against the Hawks!
60 PTS
22-38 FGM
10 3PM
6 REB📊 Curry joins Kobe Bryant as the only players in NBA history to record 60+ points in a game at 35 years or older pic.twitter.com/fhBJJARS2l
— NBA (@NBA) February 4, 2024
Per l’ennesima volta Golden State non è riuscita a concretizzare il vantaggio che aveva negli ultimi minuti della gara (seppur di soli 3 punti) e alla fine ha perso una partita che per loro poteva essere fondamentale in termini di classifica, per cercare di avvicinarsi alla decima posizione a Ovest, che gli varrebbe una posizione ai play-in.
Curry si sta preparando al meglio per la storica sfida di tiri da tre con Ionescu ed è in un momento di grazia surreale: nelle ultime 5 partite ha una media di 39.2 punti col 53% dal campo, il 50% da tre e il 100% dalla lunetta. Tuttavia, il talento epocale di Steph sembra non essere abbastanza, dal momento che di queste ultime cinque gare clamorose, gli Warriors ne hanno vinte solamente due. Giusto per darvi un’idea della solitudine di Curry, questa notte il play in maglia #30 ha segnato 30 degli ultimi 45 punti totali della sua squadra.
Muoversi sul mercato
Ora, superata la metà della stagione, le partite iniziano a contare di più e le sconfitte a pesare veramente. Le posizioni che contano, ovvero quelle dei playoff, iniziano ad allontanarsi pericolosamente per Golden State, per la quale risulta sempre più impellente la necessità di muoversi sul mercato a breve (vi avevamo detto come potrebbero muoversi qui), prima della chiusura della Trade Deadline dell’8 febbraio. Per dare un senso a questa stagione, e perché in realtà siamo tutti stanchi di vedere sprecato il talento unico di Stephen Curry.