Top&Flop Eurolega: il ritorno dell’MVP Vezenkov

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Top Flop Eurolega
Credits IPA Agency

Seconda giornata di Eurolega andata in porto, con alcune squadre che hanno confermato il buon inizio di stagione e altre invece che hanno dimostrato di avere ancora molto su cui lavorare. Come diventata abitudine, torna la nostra rubrica Top&Flop per capire quali sono stati i migliori e i peggiori di questa settimana: ecco i nostri quintetti.

Top di giornata

Facundo Campazzo (Real Madrid, valutazione 22): dopo la brutta sconfitta contro il Bayern Monaco, condita da tanto di sua espulsione polemica, Facu torna a far vedere a tutti perché è uno dei migliori playmaker d’Europa. Le sue letture fanno a fette la difesa del Partizan e, in una serata non brillante dal punto di vista realizzativo, colleziona 11 assist.

Mike James (Monaco, valutazione 22): non sarà la sua versione migliore di sempre, complice i vari acciacchi fisici, ma James dimostra una padronanza del gioco e una consapevolezza che hanno pochi pari in Europa. Ogni volta che lui è in campo il Monaco è una squadra diversa.

Shields (Milano, valutazione 29): in una serata opaca dell’Olimpia che rischiava di tramutarsi in catastrofe, ci pensa il neocapitano a rispondere agli assalti di TJ Shorts facendo registrare, 21 punti, 5 assist e 7 falli subiti. Una prestazione che ricorda a tutta Europa perché, nel suo ruolo, ha pochi eguali.

Vezenkov (Olympiacos, valutazione 30): ci sono volute solo due partite per tornare a vedere il Vezenkov formato MVP che avevamo conosciuto. Segna 17 punti di cui 11 dalla lunetta, raccoglie 11 rimbalzi di cui 3 offensivi e per la difesa di Andrea Trinchieri è un rebus irrisolvibile, nonostante le polemiche nel post-partita del coach italiano.

Neal Sako (Asvel, valutazione 30): solo la sua seconda partita in Eurolega, ma il francese sotto canestro è inarrestabile e schianta la Virtus Bologna. Per raccontare la sua prestazione basterebbe anche solo guardare le cifre: 19 punti, 11 rimbalzi di cui 5 offensivi e 9/11 dal campo.

 

Flop di giornata

Markus Howard (Baskonia, valutazione +5): soffre terribilmente la difesa arcigna e molto fisica della Stella Rossa, che gli concede il suo primo tentativo da oltre l’arco a soli 3 minuti dalla chiusura del terzo quarto. Nel corso della gara non riesce mai a trovare spazio né ritmo, rimanendo in incognito per larghi tratti di partita.

Iffe Lundberg (Partizan, valutazione -1): dopo il buon esordio in maglia bianconera, questa volta la sua prestazione è decisamente più opaca. Gioca solo 13 minuti e non incide, non riuscendo a lasciare il segno come ha mostrato di poter fare.

Vladimir Lucic (Bayern Monaco, valutazione 0): inizio di stagione abbastanza preoccupante per il senatore del Bayern Monaco, che al momento sembra un lontano parente del giocatore che tutti abbiamo ammirato. Contro il Panathinaikos segna solo 2 punti.

Edgaras Ulanovas (Zalgiris, valutazione -1): la partita contro l’Olympiacos lo vede protagonista più in negativo che in positivo. Chiude con 4 punti segnati e 0/3 dall’arco, provando a dare una mano ai suoi a rimbalzo ma non riuscendo a mostrare la sua intelligenza cestistica.

Vincent Poirier (Efes, valutazione +6): ci si aspetta ben altro da uno degli acquisti estivi più importanti sulla sponda europea di Istanbul. Per il momento è poco partecipe nel gioco di Mijatovic, tanto che molto spesso gli viene preferito Oturu anche nei momenti più importanti. Nel derby contro il Fenerbahce per lui solo 3 punti in 12 minuti.

 

 

 

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