Tornike Shengelia out: Massimo Zanetti svela i tempi di recupero

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Foto Savino Paolella

Non ci sono buone notizie per la Virtus Bologna e coach Dusko Ivanovic sul fronte Tornike Shengelia. L’ala georgiana, una pedina fondamentale nello scacchiere della formazione bianconera, dovrà stare ai box per qualche settimana.
Il georgiano, che ha saltato già la sfida di EuroLeague contro l’Olympiacos, dovrà guardare i compagni ancora per qualche giorno. A rivelare il problema che ha afflitto Shengelia e i tempi di recupero è stato patron Massimo Zanetti, in occasione di una premiazione al liceo Sabin.

“Shengelia ha l’ulcera, per fortuna è già guarito perché il professor Borghi è stato bravissimo. È già stato sedato, in qualche giorno tornerà a giocare senza problemi. Ci mancherà in campo”.

Incerta, invece, la tempistica per rivedere Toko in campo. Secondo il Corriere di Bologna, l’ala georgiana avrà bisogno di una decina di giorni di riposo, e poi riprenderà gradualmente ad allenarsi. Ragion per cui pare plausibile che il 2024 di Shengelia sia terminato, con obiettivo di tornare per le prime sfide di gennaio 2025. Secondo quanto abbiamo potuto apprendere, due o tre settimane sono un tempo di recupero plausibile per tornare in campo non essendo qualcosa di particolarmente grave. Secondo Repubblica, molto più pessimista, il ritorno in campo di Shengelia è previsto per la metà di gennaio.

In ogni caso, questo è un problema non da poco per coach Dusko Ivanovic, che si trova un roster ridotto all’osso nel reparto lunghi e dovrà fronteggiare l’assenza di un giocatore che è sempre determinante per le sorti della squadra.
Difficilmente la dirigenza tornerà sul mercato per aiutare la squadra: l’opzione è stata esclusa dallo stesso Massimo Zanetti, salvo che le tempistiche per il recupero di Shengelia siano più lunghe di quanto preventivate dallo staff medico che lo ha in cura.

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Stefano Sanaldi
Quello con la palla a spicchi è stato amore a prima vista. Una volta appese le scarpe al chiodo, ho deciso di allenare le nuove generazioni per rimanere in questo fantastico mondo. E poter scrivere di pallacanestro è un piacere e un onore.

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