La vigilia burrascosa di Trapani – Fortitudo

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Trapani Fortitudo
Credits Trapani Shark

Era tutto iniziato nella giornata di ieri, 30 maggio 2024. Alla vigilia di gara 1 della serie finale tra Trapani e Fortitudo Bologna, sul Giornale di Sicilia si ospitano le parole di Valerio Antonini, patron dei siciliani: si spinge sul sentimento di attesa ed eccitazione di una piazza che torna a vedere da vicino traguardi solo immaginati per una trentina d’anni, si sottolinea l’importanza di riempire il Pala Shark per sostenere la squadra di coach Diana nel confronto contro Caja e la Fortitudo Bologna, “un’avversaria storica” ma percepita come inferiore sulla carta. Niente di clamoroso, addirittura contenuto rispetto ad altre uscite o prese di posizione decisamente meno giustificabili di Antonini del recente passato.

Dalla mattina al pomeriggio, tuttavia, il clima muta completamente. La Fossa dei Leoni, organo del principale gruppo del tifo organizzato della F, comunica ufficialmente la propria assenza sugli spalti del Pala Shark per il primo episodio della serie. Cosa è successo, per costringere a una decisione così controintuitiva e dolorosa una delle tifoserie più visceralmente legata alla propria squadra, rimasta vicino anche in anni e situazioni molto meno esaltanti di una serie playoff per tornare in LBA?

Dopo vari tentativi di mediazione con la società trapanese per l’abbassamento del costo dei tagliandi per gara-1, la Fossa ha deciso di raggiungere comunque Trapani ma senza entrare nel Pala Shark. I €30 richiesti da Trapani per accedere al settore ospiti, comprendendo i già ingenti costi per un finesettimana siciliano tra voli e pernottamento, risultano un ostacolo insormontabile, chiaramente molto più ideologico e di principio che concreto. “Questa vicenda ci lascia un fortissimo sconforto perché evidenzia la poca considerazione dimostrata nei confronti dei tifosi […] Chiedere prezzi popolari per chi è sempre presente e ha come priorità la propria squadra è sicuramente lecito; trovare un muro come risposta dimostra, invece, solo un’enorme mancanza di rispetto e di considerazione, soprattutto se tale decisione non è accompagnata da valide motivazioni“. Pur lasciando piena libertà di accesso al Pala Shark al resto dei tifosi fortitudini, la Fossa “NON CI STA!”

Alla prima battuta, ecco la prima risposta ufficiale della società Trapani Shark: in un messaggio ufficiale, la società di Antonini conferma la decisione di non applicare “prezzi di favore destinati a nessuno, che è tipico di un Paese dove funziona tutto al contrario“, e che a “pretendere di stabilire i prezzi dei biglietti” sia la tifoseria ospite “non è tollerabile: a casa nostra decidiamo noi cosa fare e come farlo“.

Alla presa di posizione pienamente legittima – sottolineando ulteriormente come il medesimo trattamento è stato riservato alla tifoseria trapanese interessata a sostenere gli Shark al Pala Dozza – si aggiunge una chiosa finale assai piccata, dove i tagliandi non riscossi da eventuali tifosi della F “saranno messi in vendita per la splendida tifoseria trapanese, evitando così che a qualche ben pensante, possa venire in mente di venire ugualmente a Trapani senza biglietto per forzare la nostra società o le forze dell’ordine a farli entrare alle condizioni da loro richieste“.

Forse è quest’ultimo passaggio del comunicato a chiamare la replica della Fortitudo Bologna, sempre tramite una nota dai canali ufficiali: respinta della accuse di “favoritismi” e prezzi maggiorati solo nei confronti della tifoseria di Trapani – in quanto prassi comune, applicata “nell’ottica di una reciprocità di trattamento sempre, unanimemente condivisa” col resto delle società di LNP.

La presa di posizione della F ha un’eco positiva alle orecchie di Valerio Antonini: “ritengo sia doveroso, da parte mia, soprattutto per motivo di ordine pubblico, fare un passo indietro“. Tradotto, letteralmente, in soldoni, Trapani comunica di destinare 100 biglietti al prezzo calmierato di €20 per gara-1 e gara-2 al Pala Shark, concordando lo stesso modus operandi della Fortitudo per almeno gara-3 a Bologna a parti invertite.

A stemperare definitivamente la tensione, descritta come “ingiustificata per una partita così bella e importante“, ecco il punto finale posto dalla Fortitudo, nella mattinata del 31 maggio: Bologna “condivide al 100% toni e contenuti molto più distensivi“, auspicandosi che “ora (come avremmo sempre voluto) che si pensi solamente alla pallacanestro giocata“.

Una vicenda dai tratti grotteschi, non tanto nei sacrosanti contenuti quanto nell’iperspettacolarizzata forma, a cui sarebbe bastato un chiarimento “dietro le quinte”, senza ricercare a tutti i costi l’esposizione in pubblica piazza. Che ora, come si sarebbe sempre dovuto, si guardi solo a una delle serie finali dal tasso tecnico più alto del recente passato di LNP. Trapani-Fortitudo, a voi!