Trento espugna il Palaverde con Ford e Lamb, le pagelle

323
Jordan Ford Trento
Credits Ipa Agency

Una Trento a trazione anteriore Ford-Lamb affonda Treviso che lotta, ma naufraga senza la bussola. Inizio infuocato per Lamb e compagni, che rimangono avanti per tutto il match con un massimo di 15 punti di distacco. Precisione al tiro e giro palla efficace (nonostante le numerose palle perse – 24) sono gli ingredienti per sconfiggere una Nutribullet priva di schemi e lucidità. Olisevicius ritrovato (23 punti) non basta ai bianco-azzurri per trovare la via della seconda vittoria stagionale.

Anche oggi Treviso paga percentuali scarsissime al tiro perdendo ampiamente la sfida a rimbalzo (21 vs 44). Qualche sussulto di orgoglio con Macura e Harrison illudono una possibile rimonta nel secondo tempo. Palaverde che inizia a svuotarsi prima del fischio finale, fischi e tifosi all’imbocco del tunnel a ricordare con vigore la necessità di mostrare “gli attributi”, sono un pessimo segnale e sembrano rialimentare gli spettri dello scorso inizio stagione.
Soprattutto per coach Vitucci che sembra avere ancora molto da fare e da capire all’interno del suo cantiere, specialmente per ritrovare alcuni giocatori chiaramente fuori fase (Paulicap e Alston). La svolta quest’anno per Treviso non potrà, chiaramente, attendere la nona giornata. Finisce 76-83.

 

Nutribullet Treviso

Bowman 6: tra i pochi a non sfigurare in questo inizio di campionato, ma non è certo il fenomeno visto l’anno scorso, sembra frastornato, perde spesso palla ed è impreciso al tiro; cedono alcune coronarie sugli spalti sulla sua dunk in transizione, ma la sua prestazione è solo di poco sufficiente

Harrison 5: “7” per la grinta che ci mette; le due steals a metà dell’utimo periodo fanno andare Treviso a meno 6; “4” per l’imprecisione al tiro e  per la cattiva gestione del nervosismo e dei falli che gli costano un 3° fallo + tecnico che lo tagliano fuori dalla partita.

Torresani 5: si fa vedere pochissimo nei minuti a sua disposizione tranne che per una stoppata su Ford e una tripla in piena libertà sbagliata con il pubblico già pronto alla sciarpata.

Mascolo 6.5: è l’immagine della Treviso che lotta, tenta di costruire ma spesso non riesce a portare il tiratore in posizione di sicurezza; la fragilità della squadra si nota nell’affidare troppo spesso a lui la conclusione.

Mazzola 5: prestazione insufficiente contro l’atletismo dei lunghi in nero, qualche buona conclusione, ma insufficiente a rimbalzo; un airball da 3 a dir poco imbarazzante

Mezzanotte 4: si gioca con Alston e Vitucci la palma del peggiore. Tocca pochissimi palloni; sembra totalmente avulso dalla manovra; nullo a rimbalzo.

Olisevicius 7.5: il guerriero di Vilnius ritrova sè stesso in una serata in cui davvero poco funziona per i suoi; torna a saettare dalla lunga distanza; l’unico dei suoi a prendere l’applauso della Curva Sud a fine partita.

Alston 4: più dannoso che inutile stasera. Fa rimpiangere a molti Terry Allen. prestazione assolutamente inadeguata a un giocatore del suo rango.

Macura 6.5: a tratti gelido e letale, incoraggia il pubblico a scaldarsi, ma la sua prestazione non è sufficiente per lui nè per una squadra ambiziosa.

Paulicap 5: merita qualche parola in più degli altri; per lui che è stato e ancora è beniamino dei trevigiani, qualcosa chiaramente non va e secondo noi a livello emotivo. Treccine a parte, sembra un Sansone post-parrucchiere. Impalpabile a rimbalzo. Spostabile con un battito di ventaglio. Sembra aver paura di sfiorare il ferro, lui che aveva fatto della schiacciata fragorosa il suo marchio di fabbrica. Non che non ci metta grinta uno che come lui viene dalla strada e da storie difficili, ma non è più lui. E il pubblico lo sa, lo ha capito in queste settimane che nella sua testa è successo qualcosa. Perchè Treviso ha un cuore grandissimo e quando dopo il primo libero sbagliato regala a Pauly l’applauso più bello e forse commovente della serata

Coach Vitucci 3: l’approccio sbagliato alla gara si intuisce con il triplice cambio dopo neanche due minuti del primo quarto, dopo che Trento ha già segnato il solco che la dividerà da Treviso per tutto l’arco del match. Tanto nervosismo, irrequietezza a bordo ring non servono trasmettere ai suoi la giusta tranquillità per condurre un gioco ordinato. Nessuno schema va in porto; rare le occasioni di tiro in smarcamento. Lunghi che non funzionano e tiratori spuntati. il timore è che stavolta serva a lui e alla squadra una scossa ben prima della ormai iconica “nona giornata” gioffreiana. Il tandem Trieste-Bologna delle prossime due gare sarà decisivo: sorprendere o continuare ad affondare con la zavorra dei soliti errori?

 

Dolomiti Energia Trento

Ellis 7: playmaker vero, grande amministratore con attitudine alla penetrazione; non è più una promessa, ma solida realtà.

Cale 7: appariscente solo quando si attacca al ferro sotto la curva sud di Treviso; per il resto concreto e decisivo.

Ford 8: potrebbe essere la rivelazione del campionato; 18 punti, velocità, ball-handling a tratti da NBA; incontenibile.

Pecchia 5: prestazione decisamente sottotono.

Niang 6.5: come per Ellis, inizia a creare grandi certezze.

Forray 6: gestisce il suo minutaggio senza timori reverenziali, dimostrandosi ben più in forma di molti dei trevigiani (nonostante diverse palle perse).

Mawugbe 6.5: potente, pesante, concreto.

Lamb 7: stasera non splendido, ma sicuramente l’arma in più di una Trento da play-off; 19 punti, precisione al tiro; gioca in scioltezza, a volte quasi irridendo i difensori

Bayehe 5.5: prestazione impalpabile.

Coach Galbiati 7: la sua squadra esprime freschezza, bel gioco e concretezza. Merita il primo posto in classifica, e ormai nemmeno lui sembra più solo una rivelazione. Simpatico il siparietto con spazzettone in area tecnica. Leader.

Pubblicità

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui