Non serviva di certo il postpartita della Zalgirio Arena per riconoscere in Andrea Trinchieri i caratteri del coach capace di arrivare oltre a quello che i parquet di mezza Europa testimoniano. A margine della vittoria in rimonta sull’Olimpia Milano, in conferenza stampa l’ex Bayern e Partizan ha commentato così la prestazione balistica dall’arco dei lituani:
Coi giocatori che giocatori ho… Nemmeno il miglior regista potrebbe scrivere una storia del genere. Abbiamo giocato contro la squadra più calda del momento in EuroLeague. Hanno appena vinto contro il Monaco e il Fenerbahce. Nel primo tempo abbiamo tirato 4/16 da 3, 10 dei quali aperti, ma non li abbiamo messi. In spogliatoio ho detto alla mia squadra “Se facciamo due triple, sarebbe come ‘Arrivederci e grazie’.
Oltre a un rimando che i maligni collegherebbero all'”Have a safe f*ckin flight!” della serie PlayOff 2021, coach Trinchieri ha anche azzardato un paragone pesante tra Lukas Lekavicius e uno dei più iconici giocatori della storia NBA, accettabile solo nel contesto dell’immediato post gara e non davanti a un buon bicchiere di rosso.
Credo che sia il nostro forno a microonde. Se vi ricordate bene, lo considero come il nostro Vinnie Johnson dei Detroit Pistons. Va, segna, torna in panchina. Il suo volto non cambia mai. Credo che potrebbe fare due carriere nella sua vita: questo tipo di realizzatore o un serial killer. Non vedo nient’altro. Lukas è molto forte mentalmente e sono molto contento per lui.
Con un’indole che lo porta naturalmente a condire di pathos anche i momenti più insospettabili e sdrammatizzare anche in quelli più carichi di pressione e tensione, Andrea Trinchieri si dimostra maestro nel gestire situazioni che lo vedrebbero sulla carta sfavorito. E che, con metodi più o meno ordinari, spesso lo vedono ribaltare il pronostico ed entrare nella memoria dei suoi tifosi al di là dei risultati.