Nella sfida di ieri sera sono emerse le prime crepe in casa Virtus Bologna, spentasi dopo trenta minuti di altissimo livello contro, va detto, un Bayern di pregevole fattura.
La Virtus ha pagato le poche rotazioni con ben sette giocatori che hanno giocato meno di 15 minuti, ma la gestione della panchina adottata da coach Luca Banchi è la stessa da inizio stagione. Avvio che, va rilevato, è andato di là delle più rosee aspettative. In una competizione del livello di EuroLeague, poter avere a disposizione più giocatori possibili di modo da non sovraccaricare i migliori è fondamentale per arrivare a fine gara con la lucidità necessaria per portarsi poi a casa le partite.
Virtus: i problemi di minutaggio
Nella sfida contro il Bayern, molto probabilmente la Virtus ha pagato la gestione delle forze: a metà del terzo periodo, per esempio, Shengelia, Belinelli e Dunston avevano sulle spalle già 20 minuti giocati: troppi per pensare che potessero dare il loro contributo sino alla sirena finale. Infatti, è proprio negli ultimi dieci minuti che la formazione di coach Banchi è crollata, lasciando strada ala Bayern. Dall’altra parta, va anche perché i bavaresi sono una squadra molto fisica e, approfittando anche delle rotazioni corte in casa Virtus, hanno raccolto i frutti di una gara fisica alla distanza.
Tornando sempre alla gara di ieri, nel terzo periodo Belinelli e Hackett hanno giocato tutto il tempo, mentre Shengelia ha riposato soli 30 secondi. Gli stessi tre poi sono stati proposti dal coach grossetano nel quintetto che ha iniziato l’ultimo periodo, forse pensando che potessero ancora reggere quei ritmi o, probabilmente, perché Luca Banchi non si fida moltissimo di altri giocatori (Cacok e Dobric su tutti, leggermente un passo avanti Smith).
Con questi ritmi serrati di gioco, è abbastanza prevedibile che i senatori di casa Virtus possano calare, e anche in fretta. Per cui serve trovare una soluzione a questa problematica.
Vitus: come risolvere la problematica rotazioni?
Coach Luca Banchi potrebbe pensare di allargare le sue rotazioni in ambito italiano, dove il roster a sua disposizione può tranquillamente sopperire al minutaggio ridotto sei senatori o alla loro assenza.
Se analizziamo l’avvio di campionato, nonostante le ridotte rotazioni la Virtus ha comunque subito due sconfitte. Inoltre, dando spazio a chi in EuroLeague ne ha di meno (per ovvi motivi) non è detto che si possano scoprire delle qualità di alcuni giocatori che potrebbero poi diventare preziose in futuro.
Inoltre, si potrebbe pensare un piano di utilizzo per i giocatori ultra trentenni, di modo da averli al top della condizione quando la stagione si farà più delicata. Non proprio come fece Sergio Scariolo lo scorso anno, quando Belinelli non disputò un singolo minuto nella prima parte di EuroLeague per averlo “fresco” nel finale di stagione, ma una via di mezzo sì.