La Virtus Bologna ancora una volta ha giocato una grande partita contro una delle migliori squadre di Eurolega, ma si è dovuta infine arrendere al maggiore talento del Fenerbahce. I turchi hanno effettuato il sorpasso grazie a una tripla di Hayes-Davis, mentre Pajola ha sbagliato il tiro dell’eventuale vittoria. Ennesima sconfitta che lascia l’amaro in bocca ai bianconeri, in grado di tenere testa a una corazzata europea in tutto l’arco dei 40 minuti. In quello che è stato un match sempre in bilico, ancora più importanti sono alcuni episodi arbitrali verificatisi duramente la gara e che potrebbero averne cambiato l’inerzia. Analizziamone due nel dettaglio con l’aiuto del nostro esperto Silvio Corrias, ex arbitro di Serie A che vi consigliamo di seguire anche sul suo portale WeRef.
MATT MORGAN (58-48, 1.56 3Q): Il bianconero difende su Zagars, che per difendere il pallone sbatte contro il petto di Morgan. L’americano cade a terra, ma gli arbitri fischiano un fallo tecnico contro la Virtus. Era più corretto chiamare un fallo in attacco del lettone?
Il contatto tra Zagars e Morgan c’è, fra l’altro Morgan ha posizione legale di difesa e prende il contatto sul petto: sfondamento. Il fischio di Kowalski non arriva e forse Morgan commette un errore, quello di scivolare un poco all’indietro con i piedi. In ogni caso la decisione appare poco consistente con quelle prese per altre situazioni di simulazione (Melli e Cordinier) ben più evidenti e credibili.
ISAIA CORDINIER (77-73, 2.32 4Q): Cordinier prova un jumper allo scadere dei 24”, Guduric lo contesta e il francese cade a terra. Gli arbitri penalizzano Cordinier con un tecnico: c’era il fallo di Guduric?
Simulazione con calcetto? Cordinier tira, Guduric gli passa lontano, mentre Isaia cade allunga la gamba sinistra e si lascia cadere. In EL la lettura con conseguente sanzione della giocata: è fallo tecnico (1 tiro libero e palla a chi la controlla)! In FIBA sarebbe fallo (contatto) di Cordinier e due tiri liberi per Guduric! Chiamata affine al tecnico dato a Melli precedentemente che si “butta in terra” al minimo contatto.