Davanti ad una bellissima cornice di pubblico, al ritorno nella Segafredo Arena, la Virtus sfodera un’altra grandissima performance europea, mettendo ko alla distanza l’Efes Istanbul, grazie al solito Shengelia e ad una prova maiuscola di Dunston, autore della più classica delle vendette dell’ex.
Nella prima frazione gli ospiti partono fortissimo con 2 triple firmate Beaubois-Larkin, ma i ragazzi di Coach Banchi non ci stanno rispondendo colpo su colpo con Dunston e canestro dalla lunga distanza di Belinelli con tripla finta di tiro annessa, è 10-6 Bologna; si procede sui binari del grande equilibrio con sorpassi e contro-sorpassi, Shengelia schiaccia sulla testa di Clyburn ubriacandolo in palleggio. Beaubois tiene in linea di galleggiamento i suoi con ineffabili penetrazioni, la Virtus non riesce a dilatare il suo mini vantaggio fallendo tre attacchi in fila che portano al 20-18 interno al termine della prima frazione.
Il secondo periodo inizia con una forte accelerata dei turchi, parziale di 15-4 ed è 24-33 Istanbul con Clyburn che sembra essere entrato finalmente in partita; la Virtus non molla e con Smith e Dunston si riporta a contatto sul 31-33 prima di un nuovo mini allungo turco firmato Zizic che riporta l’Efes sul +8. Il quarto si chiude ancora una volta con un parziale Virtus firmato Capitan Belinelli-Shengelia per il 41-45 di metà gara.
Il terzo quarto è quello che indirizza la partita perchè Bologna ritrova dopo parecchi minuti il vantaggio sul 52-50 con Smith servito da Shengelia. Thompson regala l’ultimo vantaggio ai turchi sul 55-54; nel finale del periodo entra Cacok che porta grandissima energia in entrambe le metà campo ripagando la fiducia del coach bianconero con una prepotente affondata al termine del quarto chiuso avanti di 7 dai padroni di casa sul 69-62; per l’ex campione Nba con la maglia dei Lakers 4 punti e 5 rimbalzi totali a cavallo dei 2 quarti finali.
L’ultimo periodo sostanzialmente continua sulla falsariga del terzo; Dobric firma il + 10 sul 73-63 e da lì in avanti la Virtus non si volta più indietro con gli ospiti incapaci di reagire al veemente secondo tempo bianconero fatto di difesa energivora e attacco in cui tutti sanno rendersi protagonisti seguendo lo spartito del proprio direttore d’orchestra. Pajola e Smith mettono il punto esclamativo sulla gara con le 2 triple della staffa che portano al punteggio finale di 93-81. La Virtus raggiunge Valencia,Barcellona, e Fenerbache al secondo posto in attesa del big match di giovedì prossimo in casa dei campioni d’Europa in carica del Real Madrid.
Virtus Segafredo Bologna
Cordinier 6,5: le cifre non lo premiano ma il secondo plus minus più alto della squadra rende l’idea di quanto abbia inciso nelle 2 metà campo.
Lundberg 6 : fa rifiatare Pajola giocando in un ruolo ancora non del tutto suo e che forse ne limita le velleità offensive, ma lo fa in maniera ordinata soprattutto nella ripresa.
Belinelli 7,5: 17 punti in 19′ con 3/3 nelle triple, ha il merito di tenere in linea di galleggiamento la Virtus nei momenti di sbandamento, nel secondo tempo costringe la difesa avversaria a concedergli prolifiche gite in lunetta.
Pajola 6,5: come spesso accade le statistiche non raccontano il livello della sua partita, soprattutto perchè si deve prendere cura del terzetto di esterni titolare dell’Efes nella metà campo difensiva. Nel finale infila la tripla che mette i chiodi nella bara della compagine ottomana.
Smith 7: in attacco è esiziale lasciando appena un errore dal campo, in difesa al posto di Cordinier fa sentire il suo fiato costantemente sul collo di Larkin & co.
Dobric 6,5: non entra bene nel primo tempo ma cresce alla distanza soprattutto tra la fine del terzo quarto e l’inizio dell’ultima frazione segna un paio di canestri fondamentali che aprono il divario che gli ospiti non riusciranno più a ricucire; anche 4 recuperi per il cobra.
Mascolo s.v.: n.e.
Cacok 6,5: è l’energy drink della Virtus entra verso la fine del terzo periodo a freddo e porta fisicità,rimbalzi e 4 preziosi punti tra cui una tonante schiacciata in contropiede nell’ultimo possesso della penultima frazione.
Shengelia 8: aveva chiuso ottobre da mvp e inizia novembre allo stesso modo; i suoi movimenti in post basso hanno raggiunto un livello di esecuzione totalmente inarrestabile; è ovunque, riesce ad essere produttivo giocando anche tanto per i compagni. Termina il match con un tabellino da stropicciarsi gli occhi, 19 punti, 5 rimbalzi, 6 assist ,12 falli subiti, 30 di valutazione.
Mickey 7 : nel primo tempo sembra fuori partita soffrendo la fisicità dei lunghi avversari; nella ripresa è tutta un’altra storia sempre presente e decisivo andando ancora una volta in doppia cifra di punti.
Dunston 7,5: partita di enorme sostanza,per una volta anche nella metà campo offensiva dove fa a sportellate con avversari dal grande tonnellaggio; attacca senza paura tirando con percentuali bulgare dal campo (87,5%). Chiude con 14 punti e 6 rimbalzi
Abass 5,5 : solo 5′ per Abi nei quali deve sacrificarsi sulle tracce di Clyburn, non riesce ad entrare in partita con la consueta vigoria.
Anadolu Efes Istanbul:
Larkin 6,5: è sempre al limite tra inventare una magia e forzare troppo nelle penetrazioni; abilissimo a procacciarsi falli anche se soffre la staffetta che Banchi ha organizzato per sfiancarlo.
Beaubois 7: probabilmente il migliore e più continuo dei suoi 17 punti con il 60% dal campo.
Bryant 6: non troppo coinvolto in attacco pur non sbagliando mai, non riesce a dare la svolta nella metà campo difensiva come spesso gli accade.
Clyburn 5,5: nel primo tempo sembra poter diventare determinante col passare di minuti, nel secondo tempo scompare dal campo; sembra la brutta copia del giocatore visto in maglia Cska.
Thompson 5: a parte uno sprazzo nel terzo quarto in cui realizza 2 triple in fila, non riesce mai a prendersi la scena; 0 alla voce rimbalzi e assist; l’accoppiata con Larkin non sembra ottimale per il suo stile di gioco.
Pleiss s.v.: n.e.
Hollatz s.v. : n.e.
Osmani s.v. : n.e.
Gazi s.v. : n.e.
Willis 6 : soffre tremendamente l’impatto con Shengelia che lo porta spesso a scuola, cerca di rendersi utile a rimbalzo dove è il migliore dei suoi con 7 carambole.
Zizic 7: mette in enorme difficoltà tutti i lunghi bianconeri, quando riesce a prendere posizione a centro area è praticamente infermabile; in difesa però soffre e coach Can gli concede solo 17′ in cui mette a segno 15 punti.
Jones 5,5: perde nettamente il duello contro l’ex di turno Dunston che nel primo tempo gli prende spesso il tempo anche a rimbalzo, chiude con appena 2 palloni cattturati in 23′.