La Virtus nella sfida contro l’ultima della classe torna alla vittoria anche in Eurolega e raggiunge al secondo posto il Barcellona, sconfitto a Istanbul contro l’Efes. Due squadre che devono far fronte a pesanti assenze: la Virtus in particolare Shengelia, oltre che a quelle ormai di Dobric e Cacok, quest’ultimo fuori per tutta la stagione. L’Asvel, invece, deve fare a meno della leadership di Nando De Colo. In quintetto la Virtus schiera Hackett, Cordinier, Belinelli Mickey, Dunston a fronteggiare Lee, Lighty, Cabarrot, Scott e Fall.
La partita inizia con una prima metà che sostanzialmente si può descrivere con un Asvel che perde palloni, grazie anche all’aggressività in difesa virtussina, ma soprattutto a causa di pesanti disattenzioni degli attaccanti, e con i bolognesi che dalla loro non convertono in punti ghiotte occasioni di allungo, sbagliando troppe conclusioni con un Belinelli da 1/6 dal campo e 0/4 da tre dopo 5 minuti e mezzo. Le percentuali da tre a fine quarto sono da film dell’orrore per entrambe le squadre, 2/10 i padroni di casa, 1/7 gli ospiti. L’equilibrio è spezzato da quelle, invece, dentro l’arco, perché la Virtus riesce ad avere un 5/9, mentre i francesi anche in questa statistica devono limitarsi a un brutto 1/5. La doppia cifra per loro, infatti, arriva solo nel finale di periodo, che si chiude sul 19 a 10.
La seconda frazione vede l’Asvel provare a riavvicinarsi grazie a Fall che raddrizza le percentuali. La Virtus invece non trova più la via del canestro completamente fuori ritmo e in confusione, sprecando anche l’ottimo lavoro “sporco” di un positivissimo Polonara. Le percentuali nel quarto, infatti, sono disastrose con un 2/8 da due Virtus e 1/6 dalla lunga. I francesi approfittano della defaillance bolognese per riportarsi prima a contatto con il 24 pari appoggiato da un indomabile Fall (12 nel quarto con 5/6 da due), e poi mettere la freccia e sorpassare fino al 27 a 32 in chiusura.
Il terzo quarto inizia da dove c’eravamo lasciati. Tuttavia, gli errori dell’Asvel non permettono l’allungo ospite, graziando così una Virtus ancora addormentata che non riesce a imporre la propria energia, andando avanti per inerzia. Fortunatamente per loro il ritmo deciso dall’Asvel è decisamente blando.
I rebus insolubili di serata, Lee, davanti, e Fall, in entrambe le metà campo, permettono ai francesi di mantenere la distanza di sicurezza anche dopo il meno quattro realizzato da oltre l’arco di Cordinier. Distanza che raggiunge addirittura la doppia cifra con un canestro in contropiede di Scott per il 34 a 44. Prima ancora Cordinier, poi Mickey provano a tenere in partita i loro compagni rimettendo il punteggio sul 45 a 50, che però viene immediatamente riportato sul 54 a 45 con il quale si chiude il terzo periodo.
Nell’ultimo quarto la Virtus deve cambiare decisamente rotta se intende raddrizzare la partita, ma si limita a degli inefficaci 1 contro 5 che puntualmente significano errore al tiro o palla persa. L’Asvel, però, non approfitta ancora una volta del momento di confusione avversario e non riesce a dare il colpo che farebbe malissimo ai bianconeri. La partita gira improvvisamente sulla tripla di Pajola per il meno 6, al quale risponde immediatamente Ndiaye assistito da un Lee in grande spolvero per il più 8 francese.
Nonostante Fall non permetta di trovare facilmente la via del canestro, da quel momento in avanti inizia il monologo dei padroni di casa. Prima Polonara schiaccia un tap in per il meno 6, successivamente Lundberg a 6.40 dalla fine segna la tripla del meno 3, poi arriva il momento dell’Hackett Show con l’appoggio del 55 a 56 e la tripla in transizione del sorpasso 58 a 56, arrivata dopo una grande stoppata di Polonara su Lee.
Pajola sbaglia l’arresto e tiro da tre per dare la mazzata finale agli avversari, ora totalmente in balia dell’energia inaspettata che hanno rimesso i bolognesi al rientro del loro playmaker pesarese. Poco dopo infatti, la coppia Pajola-Hackett recupera un altro pallone e il punteggio si porta sul 60 a 56, e sempre Hackett riesce a prendersi il fallo in penetrazione, trasformato in 2/2 dalla lunetta da Belinelli, entrato al suo posto per un infortunio momentaneo.
Pajola grazie ad un rimbalzo difensivo lungo, apre il contropiede e serve Belinelli che firma il più 8. Game Set and Match. Lee prova a riaprirla, ma ormai i giochi sono sostanzialmente chiusi.
La tripla e l’appoggio sul finale di Hackett portano addirittura il distacco sulle 10 lunghezze per il 73 a 63 bolognese.
Virtus Segafredo Bologna
Lundberg 6: Prima parte di gara da spettatore non pagante, ma realizza la tripla del meno 3 che riapre completamente una gara che sembrava seriamente compromessa. 6 punti
Belinelli 6,5: La sufficienza piena arriva proprio sul finale di gara nel quale realizza gli 8 punti che sanno di KO avversario, ma ci arriva dopo aver litigato pesantemente con il canestro. 18 punti ma con un 5/17 dal campo.
Pajola 7,5: La sua presenza in campo riporta per Bologna la partita sui binari giusti. In difesa all’inizio fatica su Lee, ma poi diventa un mastino, fase d’attacco assiste con carattere i compagni. Gli manca giusto il tiro da tre. 3 punti, 7 assist, +18 di +/-
Cordinier 6,5: Non una grande partita complessivamente, ma nel terzo quarto tiene a galla i suoi compagni. Canestri che a posteriori son risultati decisamente importanti. 12 punti.
Zizic 6: Inizialmente fatica su Fall, e in attacco non riesce a trovare la via del canestro. Ma è una presenza importate nel break decisivo, anche proprio sul suo pari ruolo.
Lomazs n.e.
Abass s.v. 4 minuti a cavallo tra primo e secondo quarto e non viene più riproposto.
Mickey 6,5: Dal suo ritorno trova un’altra partita più che sufficiente. In attacco segna anche canestri importanti, soprattutto una tripla sul finire del terzo periodo, ma nel complesso non riesce a dare un contributo davvero decisivo.
Hackett 8: Fino al suo rientro in campo nel quarto periodo forse non raggiungeva neanche la sufficienza. Ma come lui e pochi sanno fare quando decide di lui riesce a cambiare completamente volto al match con il carattere e la leadership che lo contraddistinguono. 19 punti, 6 rimbalzi e 4 assist.
Mascolo n.e
Polonara 7,5: Una presenza constante nell’arco di tutta la partita, con tutta quella serie piccole grandi cose che ti permettono di portare a casa la vittoria, e con un grande apporto a rimbalzo. 2 punti, 9 rimbalzi di cui 4 offensivi.
Dunston 6: Sufficienza raggiunta per il buon inizio, ma non riesce a far valere a sua presenza come altre volte.
ASVEL Lyon-Villeurbanne
Scott 5: 10 minuti impalpabili, ci si ricorda solo del facile canestro per il più momentaneo più dieci. 2 punti.
Lee 8,5: Partita sontuosa, gli manca ma non per colpa sua la vittoria. Percentuali non esagerate, sporcate nel finale da errori anche sfortunati, ma 12 assist, in una gara in cui segnare non era decisamente all’ordine del giorno. In difesa anche 4 palle recuperate.
Lauvergne 6,5: Uno dei più positivi fra i suoi compagni. 9 punti.
Luwawu-Cabarrot 5,5: Non è la sua giornata, qualche errore anche per lui sfortunato, ma nel complesso lo si vede giusto a rimbalzo. 7 punti, 6 rimbalzi.
Jackson 4,5: 10 minuti da desaparecido
Dallo n.e.
Fall 8: Se l’Asvel è riuscita a stare avanti per quasi metà partita, il merito oltre che di Lee è decisamente anche suo, che davanti ha avuto momenti incontenibili, e dietro ha oscurato la via del canestro per ampi tratti agli avversari. 17 punti, 12 rimbalzi.
Thomas 5: Non un esordio positivo in Eurolega con la nuova maglia. Impreciso al tiro e si perde colpevolmente Polonara sul finale che da il via al recupero bolognese. 7 punti.
Ndiaye 6: Con lui in campo la Virtus ha avuto vita decisamente meno complicata. 5 punti.
Yaacov 5,5: Vedi Ndiaye ma con 0 punti.