La EA7 Milano al gran completo si fa trovare pronta di fronte a una Nutribullet Treviso in cerca della vittoria che potrebbe far sperare nelle Final Eight di Torino.
I meneghini impongono il loro ritmo con Shields dalla frequenza e dalla precisione robotiche a chiudere il primo quarto con 17 punti e 5/5 al tiro dall’arco.
Treviso non molla la presa affidandosi al sempre più leader Ky Bowman che chiuderà a 27 punti, ma non riesce mai a mettere la testa davanti.
La partita si chiude effettivamente sulla tripla + 1 di Diego Flaccadori a metà del 4° periodo, a tagliare le gambe alla squadra di Vitucci.
Milano vince con merito, grazie ai suoi campioni, a una rotazione di livello elevatissimo, vincendo il match effettivamente al tiro da 3 e mantenendo saldamente il muso tra le prime 8 della classifica.
Treviso, priva di Olisevicius ancora ai box, non ha nulla da recriminare ma non può continuare a sperare di raccogliere punti solo grazie alla “Barba”; il tasso tecnico e la profondità di Milano risultano dichiaratamente superiori.
Finisce 79 -89.
NUTRIBULLET TREVISO BASKET
Bowman 8: non è più una sorpresa che sia un fuoriclasse di categoria superiore; 27 punti con 4/10 da 3, giocate al ferro spettacolari e tanto carattere con la palla tra le mani, l’assenza del lituano Olisevicius gli sta facendo gravare sul groppone forse troppa responsabilità, ma sembra gradire il ruolo di leader.
Harrison 5.5: qualche fiammata ma delude anche oggi; Red Storm sembra più un venticello primaverile di fronte a Sir Shavon Shields; non è più l’uomo pericoloso di Treviso, se tornasse a tirare da 3 con le percentuali con cui segna i liberi la squadra veneta si giocherebbe qualche carta in più.
Torresani 5: un altro passo indietro per la stellina trevigiana, pochi minuti, poca palla in mano e troppo poca responsabilità al tiro (inizia a ricordare il Faggian della scorsa stagione).
Mascolo 5,5: dopo cinque partite in cattedra oggi troppe forzature e molta imprecisione, ma ci sta un pò di parabola discendente per uno degli uomini cardine di Treviso.
Mezzanotte 5: torna alla prestazione da Mezzanotte di inizio campionato, che si concretizza con un errore da minibasket in contropiede sotto canestro, un casellante in fase difensiva alle penetrazioni delle guardie milanesi.
Pellegrino 6: solo dieci minuti per “Ciccio”, che sbarca onestamente il lunario con due punti graziosi in layout e 3 stoppate importanti.
Alston 4.5: 8 punti con percentuali da CSI, fisicamente molle e spostabile con facilità; continua ad essere un oggetto misterioso tenuto conto dei suoi recenti trascorsi europei; se riuscirà ad evitare il taglio dovrà scaldare molta panchina; fa rimpiangere e non poco l’amatissimo Terry Allen (per gli amici di settore ostile #terrycomebackhomeplese
Paulicap 7: presente, forte, preciso ai liberi e sotto canestro; 15 punti, 6 rimbalzi e 2 stoppate (di cui una su Mannion con ovazione degli spalti).
Macura 6.5: potrebbe essere per Vitucci l’uomo della svolta; sa uscire dai blocchi come Belinelli, ma non si sfrutta a dovere il suo isolamento; nervoso, sempre nervoso, cerca chiarimenti con Vitucci all’ultima sostituzione. Treviso continua ad aspettarlo. #freeJP
Coach Vitucci 6: Milano è più forte e più lunga. Basare le proprie vittorie su Bowman in serata e sperare di imbroccare i pick&roll difensivi non può bastare alla lunga per accedere ai play-off. Però la sua Treviso si piega ma non si spezza, e a tratti diverte. Questo può dare solo fiducia per la seconda parte di campionato. In attesa di recuperare Olisevicius dovrà fare ragionamenti concreti su Alston e sull’espansione dell’impiego di Macura.
EA7 OLIMPIA MILANO
Mannion 6: sempre pericoloso e temuto, ha in mano le chiavi del gioco per i suoi 28 minuti, non fa nulla di straordinario e si becca una moltitudine di fischi dal Palaverde al momento del fallo tecnico che si becca dopo l’ennesima schermaglia sul portatore di palla.
Tonut SV: non giudicabile un campione del suo livello fare una comparsata di 7 minuti scarsi (un lusso averlo tra le rotazione, uno spreco non utilizzarlo a dovere)
Bolmaro 6.5: veloce, sempre pericoloso, impegna Treviso soprattutto sul frangente offensivo.
LeDay 6: pur con una prestazione sottotono risulta perno della difesa, impensierendo non poco i lunghi bianco azzurri.
Ricci 5: prestazione anche per lui sotto il suo livello per i 15 minuti concessi da Messina.
Flaccadori 6.5: dopo Mannion è il più fischiato dal Palaverde; non riscuote simpatia a Villorba, specialmente quando chiude definitivamente le speranze di rientro dei padroni di casa con una splendida giocata da 4 punti a metà ultimo periodo.
Caruso sv: due minuti ectoplasmici e due falli.
Shields 9: è il suo momento, nel primo quarto sembra in allenamento al tiro da 3 (chiude con 6/7 – 85.7%), poi rallenta il ritmo, ma quando ha palla tra le mani, in un modo o nell’altro fa tremendamente male. Altro livello.
Mirotic 7: solo 12 punti a fine partita ma fa paura ogni volta che si posiziona sul box del cambio; d’altra parte la sua fama lo precede, e anche la sua classe. Potrebbe giocare con una gamba sola, sarebbe comunque fuori scala.
Gillespie 5: potente e nervoso, per nulla incisivo, esce per 5 falli.
Brooks 6.5: pochi minuti per lui ma tanta incisività offensiva a penetrare la difesa trevigiana.
Coach Messina 7.5: carico come una molla nonostante l’età avanzi, ha sempre lui l’ultima parola e la sua visione del problema ha sempre la soluzione giusta; sarebbe un 7 ma uno 0.5 glielo mettono Shields, Mirotic e la sua panchina dorata.