Tre sconfitte consecutive, l’ultima della quale clamorosa e lo Zenit San Pietroburgo mette seriamente a rischio la qualificazione ai playoff di Eurolega. La squadra di Pascual, fino a qualche settimana fa, era una delle grandi sorprese della massima competizione continentale, ma adesso sta facendo preoccupanti passi indietro. Nel momento decisivo della stagione.
Il ‘suicidio’ contro il Baskonia
Già le sconfitte contro Real Madrid e Olympiacos avevano lanciato un allarme, seppur mitigato da qualche assenza, ma il ko di ieri sera contro il Baskonia l’ha fatto diventare rosso. I russi stavano controllando tranquillamente la partita, quando si è spenta la luce improvvisamente ed è arrivato il parziale di 0-19, con cui Polonara e compagni hanno ribaltato tutto e vinto nella volata finale.
Senza nulla togliere ai meriti della squadra di Ivanovic, bravissima a crederci, è stato lo Zenit a perdere una partita già vinta. Smettendo praticamente di giocare, affidandosi solamente alle giocate individuali di un Kevin Pangos non in giornata, per poi prendere sempre più paura ed andare in completa confusione. Non certo da squadra che ha l’intenzione di essere una mina vagante nella fase ad eliminazione diretta.
La volata verso i playoff
Il ko è ancor più grave, perché arrivato contro la diretta concorrente per i playoff. Lo Zenit è riuscito a salvare almeno la differenza canestri, visto il +7 dell’andata, ma è stato raggiunto per numero di vittorie dal Baskonia, seppur con una partita in meno. Mettendosi anche a rischio riaggancio dal Valencia, se rispetterà il pronostico tutto dalla sua parte contro il Khimki.
Il calendario resta ancora favorevole per Gudaitis e compagni, visto che avrà quattro partite su cinque in casa per chiudere la stagione regolare ed affronterà solamente il Cska Mosca (il 30 marzo) come avversaria con qualcosa ancora in gioco. Poi ci saranno le gare con Khimki, Asvel, Maccabi e Panathinaikos, ampiamente abbordabili. Ma i russi dovranno comunque fare attenzione: in una volata così ristretta e combattuta, può bastare un attimo per finire clamorosamente fuori dai playoff.