Biligha e Alviti sfiancano Napoli 93-103, le pagelle

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Foto di Savino Paolella

24-3, questo il parziale con cui la Dolomiti Energia Trentino chiude una partita in cui aveva sofferto per larghi tratti una Napoli svegliatasi dal ceffone iniziale grazie alle penetrazioni di Ennis e ad una ritrovata mira (41.9%) dal perimetro.

Nel momento più difficile sono gli italiani a fare la differenza, da Biligha, 20 punti pieni di soluzioni dai 4 metri sulle quali Owens contesta invano, ad Alviti, 16 punti di cui vari in un momento in cui l’area partenopea pareva chiusa al traffico, passando per il capitano Toto Forray, 3 triple d’importanza capitale quando Napoli aveva preso la testa della gara e stava tentando la fuga.

I partenopei hanno di che mangiarsi le mani per quei momenti, di cui il parziale dell’avvio del quarto periodo è figlio legittimo e coccolato anche dal ritorno di quella frenesia troppo spesso punita dal campo.

Il crollo è verticale, colpa anche di una condizione fisica ormai stremata per rotazioni ridotte all’osso. Non vede il campo Mabor, lo sfiora appena Lever, vistosi dimezzare i minuti rispetto alla gara contro Sassari.

In 7 è difficile raccogliere più di quanto, comunque straordinario rispetto agli obiettivi d’inizio stagione, fatto finora.

 

GeVi Napoli

Pullen, 5: gioca una gara parsimoniosa ed efficace per buona parte dei minuti in campo, nel quarto periodo decide di provare a vincerla da solo senza riuscirci, un finale “alla Julius Randle” dei tempi peggiori.

Zubcic, 6: non parte in quintetto ma entra in partita definitivamente nel secondo quarto, gioca una gara da lungo vero e si fa apprezzare quando opera da pivot; nel finale paga anche lui la stanchezza eclissandosi.

Ennis, 5,5: solito apporto di assist, 7, 16 punti a referto, ancora una volta trascinatore nei momenti migliori di Napoli quando dà la netta sensazione di essersi caricato la squadra sulle spalle a suon di raddoppi spezzati e penetrazioni, un punto e mezzo in meno perchè evapora letteralmente nel secondo tempo.

De Nicolao, 5,5: fa quel che può, mette anche qualche punto a referto quando la partita è andata, quando è in campo patisce la fisicità di Baldwin.

Owens, 7: doppia doppia a referto e duello di grande valore con Biligha, fatica in difesa, soprattutto in situazioni di early post.

Brown, 6,5: apprezzabile in difesa dove mette energia e strappa 3 palloni pesanti agli avversari, produce anche in fase offensiva. Nel finale affonda con tutta la nave.

Sokolowski, 5: qualche sprazzo, poi il vuoto. Inizialmente riesce a schermare bene Baldwin ma poi si perde quando la gara s’innervosisce e non si ritrova più.

Lever, 4,5: mezzo punto, e anche qualcosa in più, in meno perchè è capace di gettare alle ortiche l’occasione guadagnata contro Sassari. Parte in quintetto ma non si fa mai sentire, eppure avrebbe le qualità per guadagnarsi uno spazio importante.

Ebeling, sv.

Mabor, NE.

Bamba, NE.

Saccoccia, NE.

 

Dolomiti Energia Trentino

Ellis, 6,5: in crescita di condizione, torna a familiarizzare con il canestro quando la gara prende una piega decisa.

Hubb, 6,5: tace per gran parte della gara, dimostrando di essere ancora un parente lontano del giocatore che aveva fatto stropicciare gli occhi in avvio di stagione, tuttavia offre sprazzi del glorioso passato nel momento decisivo con 2 bombe che contribuiscono alla spallata decisiva.

Alviti, 7,5: quando manca, la squadra lo nota. Gioca un match a tutto campo, segnando in tutti i modi e dando centimetri e fisicità ad una squadra che ne aveva bisogno.

Conti, 6: costruisce un gioco da 3 punti e dà qualche minuto di respiro a Mooney.

Forray, 7,5: è l’eterno capitano e non per riconoscenza; a dimostarlo arrivano 3 bombe nel momento più difficile che tengono i suoi in partita quando Napoli aveva messo la freccia.

Cooke, 7,5: zitto zitto fattura punti e rimbalzi, raccogliendo la doppia doppia mentre tutti gli occhi erano puntati sul compagno di reparto.

Biligha, 8: ventello di pura classe, segna 10 canestri da due, quasi tutti con tiri dalla media distanza, molti eludendo Owens che prova in tutti i modi a contestarlo ma è sempre in ritardo sui suoi movimenti. Pecca a rimbalzo ma manda un messaggio chiaro indirizzato al CT Pozzecco: se ci fosse un posticino per Porto Rico…

Mooney, 6: è limitato da Brown che gli lascia poco spazio, si dedica a mettere ordine, trovando di tanto in tanto anche qualche punto.

Baldwin, 7: parte bene, soffre nella parte centrale della gara quando non trova mai la via del canestro, tuttavia riesce ad uscirne quasi sempre con buone idee anche per i compagni.

Diarra, NE.