NBA Playoff: Murray infrange i sogni dei Lakers sulla sirena, Boston avanti 3-1

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Jamal Murray, Denver Nuggets. Credits: IPA Agency.

Finisce qui il cammino ai playoff dei Los Angeles Lakers e dei New Orleans Pelicans, cominciato al torneo di play-in e terminato rispettivamente contro la seconda e la prima classificata a Ovest, i Denver Nuggets e gli Oklahoma City Thunder.
A Est invece Boston vince contro Miami e si porta in vantaggio per 3 a 1 nella serie, conquistandosi il match point per la prossima gara in casa.

Ora, come sempre, andiamo con ordine e vediamo tutto quello che è successo in questa notte di playoff NBA.

Playoff Murray colpisce ancora

É ancora una volta Jamal Murray a chiudere i conti, con un altro game-winner strepitoso che questa volta consegna direttamente la serie ai suoi Nuggets. Ai Lakers non bastano le doppie cifre di ben cinque giocatori, fra cui i 30 punti in 44 minuti di LeBron James.

Anche sta volta i Lakers riescono a trovare il vantaggio per larghi tratti della partita, controllando da metà secondo quarto fino alla fine del terzo, senza però riuscire a prendere il largo definitivo. Toccano al massimo le 9 lunghezze di vantaggio e così i Nuggets riescono a riagganciare LeBron e co. apparecchiando tutto per un quarto quarto al cardiopalma, al termine del quale è come al solito la squadra di coach Malone a uscire vittoriosa. Un po’ come accaduto in tutte le gare, durante le quali i Lakers sono rimasti in vantaggio per circa il triplo dei minuti, perdendo però una serie più contesa di quello che dice il risultato finale.

Come accade ogni anno, ora è il momento in cui inizieranno a circolare le voci sul futuro di LeBron James, il quale non ha voluto rispondere a un giornalista che gli ha chiesto se questa sia stata la sua ultima partita in maglia Lakers. Intanto, la franchigia di L.A. ha ribadito la propria volontà di trattenere James nel proprio roster, aprendo le possibilità anche all’arrivo di Bronny se è quello che serve perché rimanga anche LeBron.

I più giovani di sempre a vincere una serie

Con questi Thunder l’espressione “i più giovani di sempre” sta diventando fin troppo comune: prima sono diventati la squadra più giovane di sempre a classificarsi prima in una conference, mentre oggi sono diventati la squadra più giovane di sempre a vincere una serie di playoff. Oltretutto, lo hanno fatto con un perfetto sweep ai danni dei New Orleans Pelicans, chiudendo la serie in maniera assolutamente agevole dopo un inizio un po’ più complicato in gara 1.

La partita rimane anche in equilibrio per i primi tre quarti, con i Pelicans avanti di 1 a fine terzo quarto, poi però i Thunder ingranano le marce più alte e chiudono la gara con un parziale di 27 a 18 nell’ultimo quarto che vale il 97 a 89 finale.
I punti per OKC arrivano dalle mani del solito Shai Gilgeous-Alexander che, nonostante la brutta serata al tiro (8/21 per il 38% totale) chiude la gara con 24 punti e 10 rimbalzi. Come lui anche Jalen Williams raggiunge quota 24, tirando però decisamente meglio (9/17 per il 53%). Arrivano poi 14 punti da Holmgren e Giddey, oltre agli 11 di Dort.
Dall’altra parte il miglior marcatore di serata è ancora una volta CJ McCollum, autore di 20 punti, seguito dai 19 di Valanciunas e i 16 di Naji Marshall. Pessima serata invece per Brandon Ingram che chiude la gara con 2 tiri realizzati su 14 tentativi.

Per i Pelicans rimarrà quindi solo l’amarezza di uno sweep così deciso ai loro danni e la curiosità di sapere cosa sarebbe potuta essere questa serie se avessero potuto contare anche su Zion Williamson, infortunatosi nella prima gara di play-in e non più rientrato.

Boston col match point

Dopo lo scivolone di gara 2 Boston sembra aver ripreso definitivamente le redini della serie, specialmente dopo la vittoria di questa notte, che porta i Celtics avanti 3-1 nella serie e gli consegna la possibilità di giocarsi il primo match point di questi playoff alla prossima gara nelle mura amiche del TD Garden.

Miami non impensierisce nemmeno i Celtics, che dopo il 3-2 iniziale degli Heat vanno subito in vantaggio, rimanendoci poi per tutta la gara e toccando addirittura le 28 lunghezze di distacco in una partita totalmente dominata su tutti i fronti, soprattutto sul piano del tiro dalla lunga distanza, dove chiudono col 37.8% contro il 27% degli Heat.

Il vero protagonista della serata è Derrick White, autore di 38 punti arrivati col 57.7% dal campo e il 53.3% da tre (8/15), particolarmente aggressivo anche nei pressi del ferro in più di un’occasione:

Se Miami vuole tentare di impensierire questi Celtics avrà bisogno di un’altra opera d’arte di Coach Spoelstra, come successo in gara 2, anche se sarà difficile ripetersi e stupire tutti, tanto più senza il proprio fenomeno Jimmy Butler, ancora out per diverse settimane per l’infortunio rimediato contro i Sixers al torneo di play-in.
Se c’è una squadra che ci ha abituato ai miracoli quelli però sono i Miami Heat, occhi quindi a mercoledì quando le due squadre torneranno a Boston per quella che potrebbe essere l’ultima gara della serie.