VARESE – Non nasce sotto i migliori auspici l’avventura di Keifer Sykes a Varese. Il playmaker di Chicago, nelle ultime due stagioni in G-League prima con i Motor City Cruise, formazione affiliata ai Detroit Pistons, e poi con i Long Island Nets (Brooklyn Nets) ed i Windy City Bulls (Chicago Bulls), era fermo da marzo. Dopo l’uscita di Nico Mannion l’ex compagno di squadra Luis Scola lo ha richiamato perché pensava fosse l’uomo che mancava alla Openjobmetis in termini di talento e di personalità. L’arrivo nella pausa delle Nazionali, un ritorno in campo facendo vedere qualche minuto dell’antico bagliore contro la Reyer Venezia, un primo guaio muscolare e due trasferte da dimenticare a Cremona e a Reggio Emilia (4 punti in due partite). Nel mezzo una prova da “vecchio Sykes” contro la sua ex squadra, l’Olimpia Milano, una notte indimenticabile nella quale aveva preso per mano Varese.
Adesso il crack (al PalaBigi era uscito per un problema dietro alla coscia). Per lui il referto parla di “lesione muscolare interessante il bicipite femorale della gamba sinistra” con tempi di recupero che saranno lunghi. Con questa grande incognita e una classifica traballante (contro Napoli sarà quasi uno spareggio salvezza), la Openjobmetis tornerà sicuramente sul mercato. In una intervista a Malpensa24 Maksim Horowitz, General Manager of Basketball Strategy, aveva già detto “tutte le opzioni sono sul tavolo, sul mercato stiamo guardando ad ogni possibile soluzione”. E ancora. “Cerchiamo il talento giusto e l’opportunità giusta, se la troveremo Varese sarà pronta a coglierla”. Giocoforza l’attenzione si sposta a questo punto sui playmaker comunitari o già vistati. E la stagione di Varese, già in salita, a questo punto rischia di diventare una Cima Coppi tutta da scalare.