EuroLeague: Mario Hezonja squalificato, multa per Ergin Ataman

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Mario Hezonja
Credits IPA Agency

Mano pesante di EuroLeague nei confronti di Mario Hezonja e coach Ergin Ataman. La stella croata del Real Madrid, infatti, dovrà scontare un turno di squalifica, oltre a dover sborsare 5 mila euro di multa per comportamento irrispettoso nei confronti degli arbitri. La decisione si riferisce alla sfida del ventiquattresimo turno. Il club di Madrid ha presentato ricorso ma è inverosimile che la questione si possa risolvere in tempo per la gara di giovedì contro il Fenerbahçe, con coach Chus Mateo che dovrà rinunciare al suo giocatore.

Per il coach del Panathinaikos, invece, solo una sanzione da 6 mila euro

La squalifica di Hezonja

Mario Hezonja è stato espulso a circa 6 minuti dalla fine dell’ultimo periodo nella sfida tra Monaco e Real Madrid, quando gli spagnoli erano sotto di 5 punti.

Il motivo è abbastanza semplice. L’arbitro Anne Panther voleva controllare se Hezonja stesse sanguinando e gli ha chiesto di mostrarle le mani. Ad una prima analisi non sembrava ci fosse nulla, ma la Panther, dopo un accurata ispezione, ha notato un piccolo taglio e ha immediatamente ordinato la sostituzione, come previsto dal regolamento.

Frustrato da questa situazione, Hezonja ha perso la pazienza venendo così espulso dalla gara. L’ex NBA si è infuriato tanto che i suoi compagni lo hanno dovuto trattenere.

La multa a Ergin Ataman

Nel corso della sfida contro lo Zalgiris Kaunas, coach Ergin Ataman è stato espulso per somma di falli tecnici. Il secondo è arrivato quando mancavano 3.18 minuti alla fine del terzo periodo con il Panathinaikos in svantaggio per 55-63.

L’allenatore ha espresso il suo disappunto sostenendo che la sua panchina non aveva fatto nulla di sbagliato Anzi, la causa dei falli tecnici era la reazione di un tifoso a bordo campo vicino alla panchina del Panathinaikos.

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Stefano Sanaldi
Quello con la palla a spicchi è stato amore a prima vista. Una volta appese le scarpe al chiodo, ho deciso di allenare le nuove generazioni per rimanere in questo fantastico mondo. E poter scrivere di pallacanestro è un piacere e un onore.

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