Gigi Datome: sei nella Hall of Fame dell’Olimpia Milano!

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Gigi Datome
Credits Savino Paolella

Nella serata che ha visto l’Olimpia Milano conquistare il primo successo stagionale in EuroLeague, nell’intervallo del Forum c’è stata l’induzione nella hall of fame della società meneghina di sette giocatori dell’era Giorgio Armani, che si aggiungono ai 37 che li hanno preceduti in quest’onore. L’identità di questi giocatori è stata svelata con un video mostrato al pubblico attraverso il maxi schermo del palazzetto. L’ultimo in ordine di tempo e più sentito è ovviamente stato Gigi Datome che ha suscitato tantissime emozioni, ma con lui ci sono anche altri giocatori che hanno fatto la storia recente dell’Olimpia Milano. Andiamo a vedere chi sono questi campioni e il loro percorso con la maglia biancorossa.

Mason Rocca (2008-2012)

L’italo-americano è stato il primo capitano dell’era Giorgio Armani. In maglia Olimpia, purtroppo, non ha vinto nulla, ma è riuscito a disputare tre finali scudetto, due Top-16 di EuroLeague, ma soprattutto è stato l’idolo del pubblico grazie alla grinta che ha sempre messo in campo, interpretando lo spirito Olimpia in maniera esemplare.

Keith Langford (2012-2014)

Nella seconda stagione in maglia Olimpia fu il miglior realizzatore di EuroLeague, e condusse la squadra fino ai playoff, dove il Maccabi (poi campione) fermò la corsa milanese. Nella stessa annata fu inserito nel miglior quintetto di EuroLeague. Keith fu anche il miglior realizzatore di squadra in LBA, guidando le scarpette rosse a una striscia di 21 vittorie consecutive tra regular season e playoff. Il suo contributo fu decisivo per regalare il primo scudetto dell’era Armani.

Curtis Jerrells (2013-2019)

Nella stagione del suo arrivo a Milano dimostrò subito tutte le sue qualità: difesa, fisicità, tiro da tre e personalità da vendere. Tutti lo ricordano per “The Shot”, il canestro decisivo in gara-6 delle finali scudetto a Siena regalando, di fatto, il primo scudetto a Giorgio Armani. A distanza di 48 ore replicò segnando la tripla del pareggio che completò la rimonta milanese da -8. Lascia Milano nel 2014, ma ritorna nel 2017. Nella finale scudetto del 2018 contro Trento, segnò i due liberi del sorpasso nella serata che tutti ricordano per la stoppata di Andrew Goudelock che sigillò il lavoro fatto dal compagno.

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